Anche l’esempio di un grande compositore come Niccolò Paganini ci insegna che in questo mondo nulla viene inventato da zero. Ogni cosa nuova è costruita con dei mattoncini delle esperienze passate: viste o vissute. Così, per esempio, «Le Streghe» (una delle composizioni più famose di Paganini) è stata scritta dopo l’ascolto de «Il noce di Benevento» del compositore austriaco Franz Xaver Süssmayr al Teatro alla Scala. Paganini fu particolarmente colpito dal ballo delle streghe e dunque scrisse una propria variazione:
In qualità del «B-side» del post musicale odierno metto la «Grande sonata per violino e chitarra» di Paganini:
Non so se succede anche in Italia, ma in Russia Paganini è uno dei compositori più utilizzati nelle prime fasi dello studio del pianoforte. Ancora adesso non riesco a capire come sono riuscito a non odiarlo (anzi!).
L’archivio del 25 maggio 2019
25/05/2019 alle 18:30