È successo! La Microsoft ha ufficialmente dichiarato che su Windows 10 con l’aggiornamento 1809 sarà possibile estrarre i dispositivi di memoria esterni senza il ricorso alla «rimozione sicura». (In sostanza, si potrà semplicemente tirare fuori le chiavette con la mano senza fare alcuna altra operazione.) Tale possibilità sarà offerta dalla opzione «estrazione veloce» che esclude l’uso del cache nella fase della scrittura dei dati. L’uso di tale opzione, ovviamente, rallenterà la velocità di scrittura sui dispositivi esterni, ma allo stesso tempo escluderà la possibilità di perdere dei dati ancora non trasferiti dal cache al dispositivo qualora quest’ultimo venisse estratto. Naturalmente, si sconsiglia tuttora di estrarre il dispositivo mentre la scrittura è ancora in corso.
La domanda del giorno, però, è la seguente: perché ci hanno messo vent’anni a inventare questa cosa?
P.S.: conosco due grosse categorie di persone: quelli che non usano mai la «rimozione sicura» e quelli che la usano sempre. Il 90% degli appartenenti a ciascuna categoria non sa a cosa serve la suddetta rimozione sicura (ma hanno la possibilità di scoprirlo grazie a questo post). Ebbene, per evitare lo sbattimento della «rimozione sicura» basterebbe aspettare 10–20 secondi dopo la fine della scrittura sulla chiavetta. Dopo tale periodo si può staccare la chiavetta con la mano (anche senza l’attivazione della nuova opzione di Windows 10 e quindi senza far rallentare le chiavette).
L’archivio del 9 Aprile 2019
09/04/2019 alle 13:36