L’archivio del 26 settembre 2018

Il fotostein

La fabbrica russa KMZ ha annunciato di voler far risuscitare il vecchio e glorioso brand e quindi produrre, assieme alla Leica, un nuovo modello: «Zenit M». In base al piano iniziale dovrebbero esserne prodotte 500 unità. Il corpo della macchina sarà prodotto dalla Leica e gli obiettivi (Zenitar 35mm f/1,0) dalla KMZ. Tali macchine fotografiche verranno vendute in Russia e in Europa a un prezzo tra 5 e 6 mila euro.
Ecco, quello che ho scritto nel primo capoverso è tutto ciò che si sa del futuro prodotto. Ai dati ufficiali appena elencati posso aggiungere solo alcune, poche, considerazioni. In primo luogo, sottolineo che la spartizione dei compiti appare del tutto logica: dal 2005, ormai, la KMZ produce solamente gli obiettivi (le cui qualità e caratteristiche tecniche non sono evolute di molto rispetto ai tempi sovietici). In secondo luogo, i corpo-macchina prodotti dalla Leica non possono costare meno di una certa somma (pur essendo di qualità non di molto superiore a molte altre marche note; la gente paga il marchio). A preoccuparmi, dunque, sono due cose.
1. Chi sarà disposto a spendere più di cinque mila euro per una macchina fotografica «firmata» Zenit? Fino al 2005 le uniche qualità del marchio realmente apprezzate in tutto il mondo erano la semplicità e l’indistruttibilità.
2. Riuscirà (avrà la capacità tecnica?) la KMZ a produrre gli obiettivi perfettamente compatibili con un prodotto della Leica? Conoscendo le tradizioni industriali russe, dubito. [Per coloro che non conoscono la realtà industriale russa preciso: nessuna fabbrica russa è capace di produrre due pezzi identici. Nemmeno quando si tratta delle tubature per l’idraulica: lo spessore o la lunghezza o il diametro o la regolarità della forma saranno diversi da un pezzo all’altro.]
Boh, vedremo…