16/09/2018 alle 14:00
In settimana ho visto il trailer di un cartone animato russo: «Cyberslav» (dovrebbe uscire nel 2019).
Cogliendo alcuni riferimenti simbolici al contesto attuale russo, so già che non riuscirò (nel senso di non vorrò) a vederlo. Si tratta di una forma di ripugnanza. Sarei curioso di sapere, invece, come possa essere accolto dagli spettatori europei che hanno – per fortuna! – la mente libera da alcune problematiche sociali e politiche.