All’inizio di agosto avevo postato nella mia rubrica musicale due canzoni cantate da Louis Armstrong, una di esse era la «Go Down, Moses». Ma il primo cantante a interpretare e registrare la versione moderna di tale spiritual fu Paul Robeson.
Secondo il mio parere modesto, con un po’ di istruzione e nelle condizioni sociali migliori (rispetto agli inizi del XX secolo), Paul Robeson avrebbe potuto diventare un buon cantante lirico. Oggi lo ricordiamo con due sue canzoni.
Prima di tutto la sua interpretazione della «Go Down, Moses»:
E poi la «Shenandoah»:
L’archivio del 15 settembre 2018
15/09/2018 alle 18:30
alle 13:22
L’evoluzione dell’alfabeto latino:
Colgo l’occasione per constatare che sono un conservatore funzionale. Per me i caratteri senza grazie (Sans Serif) sono scomodissimi da leggere nei testi lunghi. In effetti, li usano prevalentemente le persone che non rileggono i propri testi oppure conoscono questi ultimi a memoria (non facendoci dunque troppa attenzione alla comodità durante la rilettura).