L’archivio del 4 luglio 2018

Il culto del tracker

Ogni epoca si distingue anche con la nascita delle proprie leggende. Ogni nuova leggenda trova però le proprie radici in una di quelle preesistenti. Gli anni ’10 del XXI secolo, per esempio, potrebbero essere ricordati per la nascita di una nuova versione del culto del cargo. Io lo sostengo sulla base di questo brevissimo articolo sul sito della Radio Poland.
In sostanza, gli ornitologi polacchi della organizzazione EcoLogic Group hanno fissato un GPS-tracker su una cicogna per poter seguire la migrazione di quest’ultima verso l’Africa. Nel tracker era inserita una scheda SIM: come potete immaginare, essa era necessaria per trasmettere i dati verso il laboratorio degli scienziati.
Ede ecco il punto interessante: in Africa qualcuno ha tolto all’uccello il GPS-tracker, ha estratto la SIM e l’ha utilizzata per fare 20 ore di telefonate da 2300 euro complessivi.
Mi chiedo cosa serebbe successo che la cicogna fosse finita, per esempio, in Somalia.
Allo stesso tempo evito le battute sulla possibile visita della cicogna in certe città fuori dal continente africano: spero che i miei lettori apprezzino il mio sforzo.