Tutti parlano e scrivono delle fake news.
I mass media, gli aggregatori di notizie e i social networks stanno elaborando dei meccanismi di tutela dalle fake news. Vengono creati dei gruppi di lavoro per contrastare l’avanzare delle fake news. I consumatori privati delle notizie creano le associazioni contro le fake news.
Insomma, le fake news sembrano la peste del XXI secolo.
Il problema sta nel fatto che tutti si sono dimenticati di cosa fossero realmente le fake news. Ebbene: le fake news sono semplicemente delle voci, gossip e fantasie. La loro creazione e il loro consumo sono due componenti della naturale vita sociale umana. Possiamo inventare una infinità di algoritmi più o meno ingegnosi, ma la mente umana (personale e collettiva) continuerà comunque a produrle.
In sostanza, la lotta contro le fake news è una lotta contro la natura umana. Buona fortuna a chi vuole provarci…
Io, invece, sono molto più interessato a creare un meccanismo che aumenti la capacità delle persone a ragionare su quanto letto e sentito. Che insegni alle persone a non credere cecamente alla prima stronzata che sentono da una fonte qualsiasi, ma interessarsi dei fatti reali. Solo grazie a un meccanismo del genere potremo vivere in un mondo migliore.
L’archivio del 30 Aprile 2018
30/04/2018 alle 13:23