L’archivio del gennaio 2018

La musica del sabato

Come molti di voi sanno, una delle più note canzioni degli Scorpions è «White Dove» (scritta e pubblicata nel 1994 ai fini benefici). Sono sicuro al 99% che l’abbiano sentita almeno una volta nella vita anche le persone non hanno mai seguito intenzionalmente la musica del gruppo.

Molti ungheresi, però, sostengono che la canzone appena citata sia un plagio di bassa qualità. L’originale, invece, sarebbe secondo loro la canzone «Gyöngyhajú Lány», pubblicata nel 1969 dal gruppo ungherese Omega (e facente parte dell’album «10000 lépés»).

Conoscendo abbastanza bene entrambi i gruppi (forse un po’ meglio gli Scorpions), direi che entrambi i gruppi meritano la nostra attenzione.


Riprendiamo lo studio dei candidati al secondo posto nelle elezioni presidenziali russe del 18 marzo 2018.
Cominciamo con una notizia curiosa. Il 2 gennaio la Commissione elettorale centrale russa (l’organo che si occupa della organizzazione di tutte le elezioni in Russia) ha comunicato di aver ricevuto 64 (sessantaquattro) richieste di registrazione degli aspiranti candidati alla Presidenza russa.
Continuiamo con una notizia esteticamente (e solo esteticamente) piacevole. Ekaterina Gordon ha passato con successo il primo step della procedura burocratica ed è stata autorizzata a raccogliere le firme dei cittadini (per la legge ne deve raccogliere 100.000 in 7 regioni in quanto è supportata da un partito non presente nella Duma). Qualora riuscisse a raccoglierle, verrà ufficialmente registrata come candidata. Avevo già scritto di lei in uno dei post precedenti.

È stato invece bocciato già alla fase della presentazione dei documenti Continuare la lettura di questo post »


I due regali più insoliti

I miei vecchi lettori si ricorderanno: avevo già raccontato più volte che in Russia i regali si fanno a Capodanno invece che a Natale. Dunque oggi, per riprendere in qualche modo l’argomento dei regali, ho pensato di raccontare dei due doni più curiosi che mi sia mai capitato di ricevere. Non per il Capodanno, ma in generale.
Sul finire degli anni ’90 — quasi sicuramente fu il 1997 o il 1998 — una mia conoscente mi regalò una audiocassetta:

Fu un buon regalo da fare tra i conoscenti, a differenza di un CD palesemente impegnativo dal punto di vista economico ed eccessivamente tecnologico per le attrezzature elettroniche di molti moscoviti dell’epoca. Certo, il nome della raccolta registrata sulla cassetta — lo potete vedere sulla prima foto — potrebbe farvi sorridere, dato che si tratta di un regalo fatto da una ragazza a un ragazzo (a me, appunto). Ma il vero punto interessante è la copertina! Per diversi anni ho mostrato quella cassetta a tutti i miei amici maschi Continuare la lettura di questo post »


1 gennaio

Probabilmente non lo sapevate.
Oppure speravate che qualcuno fosse più fortunato di voi.
Ebbene, ho una notizia triste per voi: in tutto il mondo occidentale — e non solo per voi — il primo gennaio è una giornata inesistente.
La gente si sveglia di pomeriggio, si rende conto di non poter bere o mangiare, non sa di preciso cosa avesse fatto prima di essersi addormentata e cosa dovrebbe fare ora. Nel momento in cui le persone riacquistano una minima parte della capacità di intendere e volere, è già la sera.
Nel frattempo le vie delle città restano vuote, non succede alcunché in giro per il mondo.
In sostanza, sui libri di scolastici si potrebbe tranquillamente scrivere che un anno normale ha 364 giorni. E ciò sarà vero.
In conclusione del post illuminante di oggi vorrei esprimere le mie più sincere condoglianze a tutti coloro che l’1 di gennaio sono costretti ad andare al lavoro. Nella prossima vita verrete premiati generosamente.

P.S.: oh, Dioniso, ma perché tutte quelle bottiglie sono vuote?!