L’archivio del 2017 год

Cortometraggio russo №14

Oggi ho deciso di farvi vedere un cortometraggio di Mikhail Segal, uno dei registi russi più interessanti e promettenti di oggi.

Il titolo del presente corto (del 2013) andrebbe tradotto in italiano come «Quali sono le nostre azioni?» ma, visto che i sottotitoli sono in inglese, indico pure il titolo «What do we do?».

Dei lungometraggi di Mikhail Segal vi consiglierei il «Franz + Polina» del 2006: so che è stato tradotto in inglese e, forse, in alcune altre lingue europee. La versione con i sottotitoli inglesi è disponibile su youtube.

Si tratta di un film anomalo per il cinema russo in quanto parlando della Seconda guerra mondiale è l’unico a mostrare l’esercito nazista come un insieme di esseri umani e non di demoni mascheratisi da uomini. In una certa misura si potrebbe fare un paragone anche con il resto del cinema occidentale che tratta la tematica della guerra.


Passport Index

Ho appena scoperto un sito fighissimo: «Passport Index». Esso permette di vedere la classifica della utilità di tutti i passaporti del mondo, confrontarli tra loro, vedere le possibilità che questi concedono.

Cliccando sulla immagine di un qualsiasi passaporto, è possibile vedere le sue caratteristiche dettagliate. Ecco, per esempio, il passaporto italiano e il passaporto russo.

Possiamo pure confrontarli.


Archeologia digitale

Volete ricordarvi (oppure scoprire se siete giovani) come erano fatti i siti web verso gli anni 1996-97? Non è sempre necessario andare su  archive.org!
Infatti, in Rete esistono ancora alcuni dinosauri viventi. Ecco un esempio: edizionitellus.it La gravità della situazione è particolarmente evidente se visitate questo sito da un computer (indifferente se fisso o portatile).

P.S.: se volete invece vedere come erano fatti i siti web verso gli anni 2000–2002, avete ancora pochi mesi di tempo per visitare eugigufo.net


LinkedIn è migliorato

Oggi ho scoperto che il LinkedIn ha cambiato

– il design, diventando un po’ più comprensibile e moderno,

– alcune funzionalità interne, non segnalando più come non letti i messaggi che ho già aperto almeno dieci volte nelle settimane precedenti.

Spero che questi miglioramenti lo rendano un po’ più popolare tra i miei amici, colleghi e conoscenti. Solo una quantità alta degli utenti attivi rende i siti del genere realmente utili e interessanti.

P.S.: a tutti coloro che non utilizzano (o utilizzano poco) il sito in questione comunico che pure io periodicamente ricevo delle proposte di collaborazione dalle persone che mi trovano proprio lì.


World Press Photo 2017

Alla fine di dicembre avevo detto a qualcuno che le foto come questa (dell’assasino dell’ambasciatore russo ad Ankara) di solito vincono il premio Pulitzer:

Beh, ho appena scoperto che ha vinto il World Press Photo 2017.

Se volete scommettere soldi sull’andamento del mercato fotografico, contattatemi pure in privato.


Una bella pubblicità

Semplicemente, una bella pubblicità.


Un monumento alla carta

Un artista che volesse creare un monumento alla carta (intesa come un supporto fisico per la registrazione dei dati) può trarre l’ispirazione da questa installazione che ho scoperto poche settimane fa a Mortara.

Infatti, gli annunci di carta e, purtroppo, le lettere cartacee sono [stati] i primi a morire.

I giornali cartacei stanno per seguirli.


Cortometraggio russo №13

Sperando che i miei lettori non abbiano nulla contro i film con i sottotitoli, oggi ripeto l’esperimento.

Questa volta, infatti, vediamo il primo dei tre film studenteschi di Andrej Tarkovskij: «The Killers» del 1956. Si tratta dell’adattamento cinematografico dell’omonimo racconto di Ernest Hemeingway pubblicato nel 1927.

Ci tengo a precisare che i sottotitoli non sono stati fatti da me. Ma, ameno, siamo fortunati per il fatto che sono in italiano.

Andrej Tarkovskij è uno dei pochissimi registi russi meritatamente noti in Occidente, quindi non c’è bisogno che io ve lo presenti. Ne tantomeno che vi consigli qualche suo lungometraggio. Quindi mi limito a dirvi che «Andrej Rublev» è uno dei miei film preferiti di Tarkovskij.


Ci sono dei ciclisti che per motivi di sicurezza indossano il casco e, molto probabilmente, di notte mettono un secondo materasso accanto al letto. Ma nella vita il rischio di cadere non è l’unico da temere. Esiste, per esempio, anche il rischio di bucare una gomma.

Sia in bici che a letto la soluzione è medesima: attrezzarsi di gomme di scorta. Su questo tema, però, i ciclisti sono ancora un po’ indietro.


Una azienda coerente

Sono convinto che c’è una Logica Suprema in tutto.

Come posso dimostrarlo? Posso dimostrarlo con recentissimo esempio.

Ho appena letto del grave incendio alla fabbrica Samsung KDI che produceva le batterie per i Galaxy Note 7.

Come forse ricordate, i Galaxy Note 7 sono quei telefoni prodotti sull’ordine dell’ISIL che esplodevano da soli.