Non penso che sia particolarmente facile trovare una persona che si interessa di calcio meno di me (se vedo 10 minuti di una partita in 4 anni è già tanto; in totale saprò i nomi di cinque giocatori e due allenatori).
Ma pure a me sono giunte le voci circa il non-accesso della squadra italiana al campionato mondiale che dovrebbe svolgersi il prossimo anno in Russia. Non posso dire esserne dispiaciuto (ma nemmeno felice) e faccio due semplici considerazioni:
1) Spero che i tifosi italiani trovino visitino dei motivi più degni di un homo sapiens per visitare la Russia;
2) Il post su facebook di un amico mi sembra pieno di logica:
L’archivio del novembre 2017
Dopo il Windows 8 è arrivato il Windows 10.
Dopo l’iPhone 8 è arrivato l’iPhone 10.
Dopo il Huawei Mate 8 è arrivato il Huawei Mate 10.
Quali problemi nasconde il numero 9?
Il nuovo paragrafo di Inerario (§ 8) spiega come si fa a inserire il codice php eseguibile nei testi delle pagine e degli articoli pubblicati su WordPress.
http://www.eugigufo.net/it/inerario/paragrafo8/
La prossima volta che sentite un rumore strano per strada, controllate che non ci sia un picchio incapace di distinguere un lampione da un albero:
Il post di oggi è dedicato alle persone che vogliono/devono pianificare dei viaggi.
Sono ormai ben affermati nella nostra vita i siti per il noleggio delle auto (nei Paesi più sviluppati anche per la scelta e la chiamata dei taxi), per l’acquisto del cibo o dei biglietti aerei, per la prenotazione degli alberghi… Per ogni settore della vita umana esiste ormai una pluralità di siti che permettono di comprare o prenotare, dunque siamo costretti a consultarne più di uno per trovare l’offerta migliore. Un modo di agire come questo sta diventando un po’ scomodo.
Grazie ai meccanismi della economia moderna, però, stanno nascendo dei siti capaci di raccogliere tutte le offerte presenti su internet. Uno di questi è il RoomGuru.
Il RoomGuru non è un sistema di prenotazione, ma un sito che raccoglie tutte le offerte pubblicate su internet in una unica lista (prendendole da Booking.com, Agola.com, Hotels.com e altri siti simili e dai singoli alberghi collegati). Una volta trovata l’offerta soddisfacente, si passa al sito dell’albergo per effettuare la prenotazione vera e propria.
Faccio subito un esempio. Ipotizziamo che voglio andare a Venezia per il ponte di Sant’Ambrogio. Dalla ricerca risulta che il prezzo migliore per due notti è di 62 euro:
In fondo al screenshot sovrastante potete notare il link «Confronta 6 siti web». Cliccandoci sopra (per pura curiosità) possiamo scoprire quanto cambiano i prezzi in base al sito di prenotazione. Abbiamo evitato di pagare troppo!
Bisogna riconoscere che i prezzi alti non sempre testimoniano l’avidità del proprietario del sito. A volte le differenze sono dovute agli accordi dei singoli con i singoli siti.
Alla semplice ricerca su RoomGuru possono essere applicati tantissimi filtri di selezione (come su un sito di e-commerce): potete trovarli in pila sotto la form di ricerca:
Clicchiamo dunque su «visualizza l’offerta» dell’albergo e del prezzo che ci sono piaciuti…
Ed ecco che siamo stati reindirizzati sulla pagina della prenotazione…
Il resto dovreste saperlo fare da voi.
Viaggiate sereni e ottimizzate le spese.
Il nuovo paragrafo di Inerario (§ 7) è dedicato alla possibilità di utilizzare il campo «Riassunto» anche per le pagine di WordPress.
http://www.eugigufo.net/it/inerario/paragrafo7/
Ed ecco che ci siamo. Oggi è l’anniversario ufficiale della rivoluzione d’ottobre. Il centesimo.
Uno dei primi concetti che dovrei trasmettere ai miei lettori italiani – anche se nel corso degli anni mi sono un po’ stancato di farlo – è un semplice dato quantitativo: nel primo quinto del XX secolo in Russia ci furono tre (3) rivoluzioni: una nel 1905 e due nel 1917. L’anniversario odierno potrebbe essere un buon motivo per (ri)scoprire questo pezzo di storia anche senza aspettare che io (o qualcun’altro) faccia un riassunto del manuale di storia. Quante volte ho chiesto di essere più precisi di fronte alle domande sulla «rivoluzione russa» o sulla «rivoluzione del 1917»! Si tratta di eventi molto diversi tra essi.
Un piccolo ricordo personale analogo. Nel corso dell’esame di storia contemporanea alla Statale di Milano ebbi una simpatica conversazione con il professore:
«Mi parli della guerra tra la Russia e il Giappone».
«Quella del 1905?»
«Se ne conosce altre…»
«Sì, quella del 1945!»
«In effetti, ha ragione».
In quel momento l’esame prese la strada facile verso il 30.
Un altro concetto importante da ricordare oggi potrebbe essere ancora più sconcertante per le menti vergini deboli: nessuna delle tre rivoluzioni russe ebbe come l’obiettivo o l’effetto la destituzione della monarchia. Nel 1905 e nel febbraio del 1917 la speranza della maggioranza fu quella delle riforme radicali nell’Impero, le quali avrebbero dovuto – tra le altre cose – limitare il potere del monarca. I vertici militari, molti nobili e intellettuali avevano nel febbraio del 1917 chiesto a Nikola II di abdicare a favore del suo unico figlio Aleksei (all’epoca tredicenne). Il principe – al quale Nikola II fu particolarmente affezionato – fu però affetto da emofilia, che si manifestò in una grave forma già dai primi mesi della sua vita. Di conseguenza, rendendosi conto della situazione nella capitale su molti tratti del fronte bellico, Nikola II abdicò prima a favore del figlio (il 2 marzo 1917) e, dopo una notte di riflessioni personali e discussioni con dei medici e politici, a favore del fratello Michail. Quest’ultimo, a sua volta, non abdicò ma cedette quasi subito il potere al Governo provvisorio specificando che deve essere una Assemblea costituente a decidere sulle future forme di Stato e di Governo in Russia.
Tale Assemblea fu realmente creata, ma si riunì solo una volta – il 5 gennaio 1918 nella sede della ex Duma del periodo pre-rivoluzionaria – dopo di che fu sciolta dai bolshevichi.
Se siete attenti alle date, potete accorgervi che nel mezzo tra gli eventi appena citati vi fu la rivoluzione dei bolshevichi (proprio quella che oggi compie 100 anni). I miei lettori sono bravi, mentre all’epoca in pochissimi si erano accorti di tale evento. In sostanza, solo gli abitanti di Pietrogrado (per una ennesima nottata di disordini) ed i rappresentanti di quei partiti rivoluzionari che nel corso delle accese discussioni sul futuro dello Stato si accorsero all’improvviso che un gruppo minoritario si autoproclamò con la forza come il partito di governo.
Per allineare la realtà dei fatti con la suddetta autoproclamazione ci vollero altri cinque anni. Solo nel 1922 fu infatti istituita l’URSS. Proprio in quel periodo tra il 1917 e il 1922 si verificò la lotta armata e attiva di un determinato gruppo di persone per il potere e contro tutte le forze preesistenti.
Però la minoranza che vuole ottenere il potere vuole sempre spacciarsi per la maggioranza. E, dato che un periodo di cinque anni è un po’ troppo lungo per eliminare fisicamente la presunta minoranza, nella storiografia sovietica (e poi mondiale) la rivoluzione sarebbe avvenuta in un breve periodo del 1917.
Molte delle «conquiste» di quella rivoluzione mi ricordano qualcosa che si osserva attualmente in uno degli Stati dell’Est. In quello Stato, infatti, un gruppetto di persone, senza fare troppo rumore, si è appropriato del potere eliminando (spesso fisicamente) tutti i concorrenti; non ammette la critica e definisce come nemici coloro che si permettono di criticare; giustifica la propria permanenza al potere attraverso la contrapposizione con l’Occidente; attribuisce all’Occidente la colpa di tutti i mali possibili, etc.etc.
L’unica differenza sta nel fatto che evita in maniera paranoica la sola parola rivoluzione. La paranoia è tanto forte da non permettere nemmeno di ricordare la rivoluzione del 1917 nell’anno del suo centenario. In quello Stato, infatti, le Istituzioni evitano in tutti i modi di parlarne o di permettere a parlarne.
Allontanate dagli schermi i minori di 18 anni.
Assicuratevi che le vostri mogli, fidanzate o i capi non abbiano i vostri schermi nel proprio campo visivo.
Perché tante misure precauzionali? Perché nel post odierno vi racconto di cinque potenziali candidati alle elezioni presidenziali russe che si terranno il 18 marzo 2018. Si tratta di cinque personaggi molto particolari che potrebbero turbare le menti più deboli…
Ufficialmente la campagna elettorale può iniziare non prima di 90 giorni prima delle elezioni (dunque non prima di inizio dicembre 2017), ma alcuni noti personaggi russi hanno già manifestato la propria intenzione di parteciparvi.
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Mi sto rendendo conto che si potrebbe fare una consistente collezione dei video come questo:
Questa visualizzazione in particolare (di un vecchio indovinello) mi è capitata per la prima volta.