L’archivio del 26 luglio 2017

Ho appena scoperto che il 19 luglio il Governo ucraino ha deciso di procedere alla liquidazione – la quale dovrebbe avvenire entro due mesi – del grande (in vari i sensi) produttore degli aerei «Antonov». Le tre fabbriche del produttore verranno assegnate al gruppo industriale «Ukroboronprom» che esegue i lavori per il Ministero della Difesa ucraino.
Il motivo della operazione è la crisi dell’"Antonov«, che pur avendo firmato accordi per la costruzione di 18 aerei, ne aveva costruiti appena 2 (due) nel 2015 e ben 0 (zero) nel 2016.
Volete sapere il motivo dei ritmi così lenti? Il motivo è la guerra con la Russia, dalla quale non arrivano più le componenti necessarie per la costruzione degli aerei. Nel 2015, con la costruzione degli ultimi 2 aerei, le scorte si erano esaurite.
In questa occasione volevo parlare non della guerra e dei suoi effetti, ma di un curioso fenomeno economico-sociale. Come probabilmente alcuni di voi sanno, ai tempi dell’URSS fu molto diffusa la pratica di costruire in ogni repubblica socialista e quasi in ogni regione russa una (spesso unica) enorme realtà industriale. Ognuna di queste grosse aziende dipendeva però totalmente dalle forniture di materie prime e di vari prodotti provenienti dagli altri produttori sovietici geograficamente lontani. In sostanza, fu uno dei modi di «cucire» insieme un enorme territorio quale fu l’URSS. Dopo il crollo di quest’ultimo, però, molte delle sue ex repubbliche si trovarono con delle industrie apparentemente inutili: prive di fornitori nazionali e di mercato consolidato, ma in presenza di una alta concorrenza dei produttori esteri prima banditi dall’URSS.
Ovviamente, al giorno d’oggi – vivendo in un mondo globale – ci rendiamo sempre più conto che anche gli Stati dovrebbero specializzarsi nella produzione solo di alcuni beni senza sprecare le risorse nell’inutile tentativo di essere autosufficienti in tutto. L’"Antonov" poteva dunque benissimo rimanere l’unica industria seria dell’Ucraina. Ma porcamucca, perché in 25 anni non hanno diversificato i fornitori?! La capitolazione dell’URSS di fronte al mondo globale doveva servire anche a quello!
Mentre ci riflettete su questa Grande Domanda, io vi faccio vedere l’aereo dell’"Antonov" più conosciuto al mondo: l’AN-225.



Su quest’ultima foto l’AN-225 sta trasportando la navicella spaziale sovietica «Buran»: