In Italia io, oltre ad essere un extracomunitario barbaro, sono pure un osservatore estraneo con la mente libra da tutto ciò che un aborigeno medio tende a dare per scontato.
Una delle conseguenze di questo mio stato è una percezione personale delle varie feste nazionali italiane. Così, per esempio, la Festa della Repubblica mi sembra più sensata e indiscutibile delle altre.
So che una buona parte degli italiani non si ricorda il nome e la motivazione della festa del 2 giugno. So che una buona parte degli italiani vive avendo in mente la società divisa in due fronti politici estremi perennemente in guerra e preferisce altre date. So che una buona parte degli italiani allo stesso tempo ama pure un’altra festa, quella che sarebbe più appropriata a una società sottosviluppata e infantile.
Pochi si ricordano della festa odierna che rappresenta — in forza della sua origine — realmente l’unità nazionale nel prendere in considerazione tutte le altre feste possibili e immaginabili.
Auguri a tutti.