L’archivio del febbraio 2017

Il mio instagram

Sabato per un motivo poco chiaro il Facebook non ricevuto in modo automatico il mio post sull’instagram. Quindi oggi per pura curiosità ritento.

Quella di inizio gennaio non era esattamente una promessa, ma dopo averci pensato bene mi sono deciso di iscrivermi su Instagram.

Infatti, da tempo sentivo il bisogno di uno spazio per pubblicare dei brevi messaggi stupidi sul mondo circostante. Eccolo: https://www.instagram.com/eugigufo/


La vita

Ecco come vanno fatti i film sulla preda e i predatori:


Ci sono su Instagram

Quella di inizio gennaio non era esattamente una promessa, ma dopo averci pensato bene mi sono deciso di iscrivermi su Instagram.

Infatti, da tempo sentivo il bisogno di uno spazio per pubblicare dei brevi messaggi stupidi sul mondo circostante. Eccolo: https://www.instagram.com/eugigufo/

Instagram

Chi vuole, mi segua pure.


Aleksei Petrenko

Il 22 febbraio 2017 è morto un grandissimo attore russo, Aleksei Petrenko. Era uno dei più grandi, geniale. A teatro e in cinema si univa con i propri ruoli tanto da sembrare un nostro amico o parente che stiamo osservando dal vivo attraverso una insuperabile barriera. Faceva venire la voglia di abbattere quella barriera. Purtroppo per lui e per gli amanti del cinema è nato, cresciuto e formatosi professionalmente in un ambiente culturale che non è capace di esportare il cinema. Solo i più esperti avrebbero potuto vedere Petrenko in alcuni dei sui film, non sempre in quelli più interessanti.

Qualcuno avrebbe potuto vederlo nel «Barbiere di Siberia» (1998, regia di Nikita Michalkov) dove interpreta il generale a capo della Accademia militare. Qualcuno avrebbe potuto vederlo nella «Agonia» (1981, regia di Elem Klimov) dove interpreta Rasputin. I più esperti potrebbero ricordarlo nel «Venti giorni senza guerra» di Aleksei German.

Gli ultimi due sono dei grandissimi film che consiglio di vedere a tutti. Potreste cominciare dalla «Agonia» che vi sarà un po’ più facile da comprendere. Avrei potuto pubblicare anche un cortometraggio con Petrenko, ma non riesco a trovarlo tradotto o almeno con i sottotitoli. Quindi mi limito a postare questo trailer:

Ecco, questo venerdì sera faccio così.


Un problema risolto

Quasi un mese fa avevo scritto di una promessa non mantenuta da parte del mio hosting provider Aruba.it.

Ebbene, la questione si è risolta: il mio sito è stato trasferito su un server con il Windows 2012 (anche se senza alcuna comunicazione prima o dopo il grande evento).

Ora si può procedere con serenità alle grandi opere di modernizzazione del sito.

Stay tuned!


La differenza

Il hockey è l’unico sport di squadra che ognitanto tento di seguire (circa una sera ogni quattro anni).

Uno dei motivi di qusta mia preferenza sportiva è illustrato nel video domenicale di oggi (da vedere fino alla fine):


Google.art (parte 2)

Torniamo ancora a parlare dell’arte promossa da Google (la prima parte è stata pubblicata poco più di un mese fa).

Il grande progetto Google Arts & Culture non è ancora particolarmente sviluppato, ma ha un obiettivo interessante: quello di suggerirvi in quali musei si trova una opera (o più opere) di un qualsiasi artista. In più il servizio indica i musei più vicini a al luogo in cui vi trovate.

Ripeto il link del progetto Google Arts & Culture: https://www.google.com/culturalinstitute/beta/category/art-movement


Cortometraggio russo №14

Oggi ho deciso di farvi vedere un cortometraggio di Mikhail Segal, uno dei registi russi più interessanti e promettenti di oggi.

Il titolo del presente corto (del 2013) andrebbe tradotto in italiano come «Quali sono le nostre azioni?» ma, visto che i sottotitoli sono in inglese, indico pure il titolo «What do we do?».

Dei lungometraggi di Mikhail Segal vi consiglierei il «Franz + Polina» del 2006: so che è stato tradotto in inglese e, forse, in alcune altre lingue europee. La versione con i sottotitoli inglesi è disponibile su youtube.

Si tratta di un film anomalo per il cinema russo in quanto parlando della Seconda guerra mondiale è l’unico a mostrare l’esercito nazista come un insieme di esseri umani e non di demoni mascheratisi da uomini. In una certa misura si potrebbe fare un paragone anche con il resto del cinema occidentale che tratta la tematica della guerra.


Passport Index

Ho appena scoperto un sito fighissimo: «Passport Index». Esso permette di vedere la classifica della utilità di tutti i passaporti del mondo, confrontarli tra loro, vedere le possibilità che questi concedono.

Cliccando sulla immagine di un qualsiasi passaporto, è possibile vedere le sue caratteristiche dettagliate. Ecco, per esempio, il passaporto italiano e il passaporto russo.

Possiamo pure confrontarli.


Archeologia digitale

Volete ricordarvi (oppure scoprire se siete giovani) come erano fatti i siti web verso gli anni 1996-97? Non è sempre necessario andare su  archive.org!
Infatti, in Rete esistono ancora alcuni dinosauri viventi. Ecco un esempio: edizionitellus.it La gravità della situazione è particolarmente evidente se visitate questo sito da un computer (indifferente se fisso o portatile).

P.S.: se volete invece vedere come erano fatti i siti web verso gli anni 2000–2002, avete ancora pochi mesi di tempo per visitare eugigufo.net