L’archivio del gennaio 2017

Presidentegrafia comparata

Tra i vari sociologi e politologi statunitensi è molto popolare l’indice Presidential Job Approval, calcolato quotidianamente a partire dal secondo dopoguerra da Gallup. Su questa pagina del progetto, per esempio, è possibile trovare i valori di due variabili: l’"approvazione del lavoro presidenziale" e la «disapprovazione del lavoro presidenziale». Per tutti i presidenti a partire da Eisenhower: http://www.gallup.com/interactives/185273/presidential-job-approval-center.aspx

Dall’andamento dei due valori si vede che ogni presidente all’inizio del proprio mandato gode di un buon sostegno popolare, ma col passare del tempo il grado della disapprovazione cresce. Naturalmente, varia nel tempo, ma mediamente cresce rispetto al periodo iniziale. A un certo punto il grado della disapprovazione può superare il 50% Questo significa che la maggioranza della popolazione non approva il lavoro del Presidente.

Osservando i dati storici, possiamo constatare che il grado di disapprovazione non superò mai il 50% per Eisenhower, Kennedy e Gerald Ford (quest’ultimo, però, ricoprì l’incarico per soli due anni e mezzo circa).

Gli altri Presidenti hanno superato la soglia del 50% della disapprovazione nei seguenti momenti:

Lyndon Johnson — al giorno di lavoro numero 900
Richard Nixon — al giorno di lavoro numero 1659
Jimmy Carter — al giorno di lavoro numero 851
Ronald Reagan — al giorno di lavoro numero 727
George H. W. Bush — al giorno di lavoro numero 1136
Bill Clinton — al giorno di lavoro numero 537
George W. Bush — al giorno di lavoro numero 1205
Barack Obama — al giorno di lavoro numero 936
Donald Trump — al giorno di lavoro numero 8

Non so cosa aggiungere…

Probabilmente, potrei aggiungere che anche il populismo è un mestiere che non va fatto proprio con il ventunesimo dito.


La firma di Trump

Ieri sera, guardando il servizio di Euronews sul blocco dei migranti negli aeroporti statunitensi, mi ero chiesto sul perché Trump ci mettesse tanto a mettere la propria firma sulle ordinanze. Non intendo il processo preparatorio, ma esattamente l’esecuzione fisica della firma.
Ora ho capito il perché:

Gli esperti ti psicologia, psichiatria e calligrafia possono iniziare a divertirsi.


La cultura del bere

Non vi piace la gente che beve la birra nei luoghi pubblici inadatti? Allora diffondete la notizia di questa utilissima invenzione:

L’oggetto aiutera anche a creare un esercito di bevitori di cultura più alta.


Cortometraggio russo №11

Cari lettori, gioite! La rubrica dedicata al cinema russo torna sulle pagine del mio blog. Chi vuole (ri)vedere le puntate precedenti, vada pure nella categoria «cinema russo».

Io, nel frattempo, condivido con voi un nuovo cortometraggio russo muto che ho trovato di recente. Si tratta di «Il duro lavoro delle vecchie Moire», un film studentesco di Petr Buslov girato nel 2000. La voglia di farvelo vedere mi ha addirittura spinto a tradurre con dei sottotitoli le scritte fondamentali per la comprensione del film.

Buona visione!

Purtroppo non ho ancora visto nemmeno uno dei lungometraggi di Buslov e di conseguenza non posso consigliarveli. Quindi consiglio il film in cui è impegnata, Alena Babenko, una delle attrici del corto di oggi: provate a vedere «A Driver for Vera» (2004, regista Pavel Chukhraj). Secondo me in inglese si trova.


Cari bambini, è arrivata l’ora di andare a dormire. Quindi lasciate pure il computer ai vostri nonni.

Ma se lo lasciate con il browser aperto su questa foto, sicuramente si commuovono e vi fanno giocare ancora per un po’.

Cari nonni, l’indirizzo di questo rivenditore ufficiale ve lo dico solo dopo la notifica del bonifico ricevuto.

Per ora mi limito a garantire che il negozio con questo adesivo esiste realmente: l’ho fotografato a dicembre 2016.

Ora provate a spiegare ai vostri nipoti il perché della vostra commozione.


Le battute da hosting

Il 12 dicembre 2016 ho ricevuto dal mio amatissimo hosting-provider Aruba.it la seguente mail:

Gentile cliente,
per garantirLe sempre migliori prestazioni e una maggior efficienza di gestione, La informiamo che a partire dalle ore 22.00 di mercoledì 14/12/2016 e per una settimana circa, svolgeremo un intervento di manutenzione programmata che prevede la migrazione di tutti i siti con Hosting Windows 2008 verso la nuova piattaforma Windows 2012 R2 e che interesserà anche il suo sito eugigufo.net.
La migrazione si rende necessaria per il rilascio di nuovi aggiornamenti sulla sicurezza.
L’intervento di migrazione sarà gestito e costantemente monitorato dal nostro personale tecnico specializzato e avverrà per gruppi: nel momento in cui coinvolgerà il suo sito, si potranno riscontrare solo dei temporanei momenti di irraggiungibilità di durata variabile.
Come può notare, siamo sempre al lavoro per offrire un servizio migliore e facciamo sempre del nostro meglio perché questi interventi non abbiamo nessun impatto sui nostri clienti: in alcuni casi, come questo, l’intervento porterà molti benefici ma presupporrà quanto le abbiamo descritto, pertanto ci scusiamo in anticipo per i disagi che l’intervento dovesse arrecarle e siamo a sua disposizione per ogni necessità di chiarimento e assistenza.
Cordiali saluti

Customer Care Aruba S.p.A.

Oggi è il 25 gennaio 2016. Il mio sito eugigufo.net è ancora su un server con il Windows 2008.

Non posso dire di avere ricevuto, con questa promessa non mantenuta, una offesa mortale. La migrazione verso un server più moderno avrebbe però facilitato molto il mio lavoro sulla modernizzazione e l’ampliamento del sito (dovrebbe avvenire entro l’estate). Di conseguenza, posso dire che le mie ricerche del hosting perfetto continuano. Prima o poi lo trovo.

Nel frattempo lascio un avvertimento a voi, cari lettori. Se la vostra scelta del futuro hosting per un proprio progetto personale, commerciale o benefico non viene determinata dai soli motivi finanziari, considerate anche quanto appena letto.


Le scoperte geografiche

Theresa May può negare tutto, ma le mappe dimostrano: a Londra sanno qualcosa da anni:

Chi non ci crede, controlli pure su Google.Maps.

Pere facilitare la ricerca, aggiungo pure il link.


Un po’ di autopubblicità

Mi sono stranamente dimenticato di condividere con i miei amatissimi lettori una grande notizia: ora faccio pure il clipmaker. Le mie prime opere non sono proprio dei capolavori dal punto di vista tecnico, ma sono già riuscito a pianificare i primi passi verso il miglioramento.

La preziosa occasione di imparare delle cose nuove mi è stata gentilmente offerta da Massimo Montanari Veracini, il più grande conoscitore della lingua inglese che io abbia mai incontrato (ecco il suo sito).

Pubblico solo un esempio della nostra collaborazione:

Il canale su youtube di Massimo (con altre piccole lezioni): https://www.youtube.com/channel/UCkIyZIBo5wCBgBGasyqch9Q


Lenin avvocato

Oggi vi propongo di dedicate la pausa pranzo a una piccola lettura di storia (tanto è sabato!).

Esattamente 93 anni fa, il 21 gennaio 1924, morì quel delinquente di Lenin. Non ho alcunché di positivo da dire sui risultati della sua attività politica (i metodi vanno invece studiati attentamente), ne tantomeno sulle sue opere scritte. La sua attività professionale pre-rivoluzionaria, invece, è ingiustamente ignorata dagli amanti di storia.

Partiamo dall’inizio. Il 20 novembre 1864 nell’Impero Russo è entrata in vigore una importantissima riforma del processo giudiziario. In particolare, sono state codificate l’indipendenza e l’irrevocabilità dei giudici, la giudicabilità di tutti i cittadini senza eccezioni, la sottrazione delle indagini preliminari dall’elenco delle competenze del Ministero degli Interni, la parità della difesa e della accusa, l’istituzione della giuria e della avvocatura indipendente dallo Stato.

Il balzo verso l’alto della popolarità del nuovo processo giudiziario superò le più ottimistiche speranze degli autori della riforma. Una quantità mai registrata prima delle persone trovò finalmente la possibilità di risolvere le proprie controversie attraverso una causa in tribunale. Anche l’interesse della stampa e della società fu enorme: fino alla fine degli anni ’80 del XIX secolo i principali quotidiani russi pubblicarono quotidianamente i stenogrammi completi dei processi più interessanti. Ci fu, però, anche un notevole problema tecnico: quasi fino alla fine degli anni ’90 mancava la quantità adeguata di avvocati (fino al 1917 si chiamavano procuratori legali). Di conseguenza, tantissimi procuratori legali usarono di delegare alcuni casi ai propri assistenti (persone con meno di 5 anni di esperienza lavorativa in tribunale che non ebbero dunque ancora il diritto allo status di procuratori autonomi).

Proprio in qualità dell’assistente del procuratore legale Andrei Khardin (noto anche come un forte giocatore di scacchi) all’inizio del 1892 Vladimir Uljanov (Lenin) inizio la propria carriera forense. Infatti, i primi 18 mesi della sua vita professionale Continuare la lettura di questo post »


Propongo una festività

Molto probabilmente non lo sapete, ma in Russia esiste una specie di calendario parallelo simile a quello canonico utilizzato dalle Chiesa ortodossa e cattolica in tutto il mondo. Ma al posto dei nomi di vari santi, a ogni giornata dell’anno è assegnata una festa informale dei rappresentanti di qualche professione: medici, insegnanti, programmatori etc.. Il 14 novembre, per esempio, è la giornata dei sociologi.

Ebbene, penso che debba essere istituita una Giornata Mondiale dei Sociologi. Propongo anche tre possibili date a scelta: l’8 novembre, il 19 dicembre e il 20 gennaio. Perché proprio queste? Ora ve lo spiego brevemente.

Le prime due date hanno dimostrato esplicitamente l’inefficienza totale della ricerca sociologica quantitativa. Per l’8 di gennaio 2016 i sociologi hanno calcolato la vittoria della Clinton alle elezioni presidenziali: la signora ha sì preso più voti di Trump, ma non in quantità sufficiente per ottenere più Grandi Elettori. Per il 19 dicembre 2016 i sociologi hanno calcolato una alta probabilità del voto anti-Trump della maggioranza dei Grandi Elettori: ma alla fine quasi tutti hanno votato come previsto dalla appartenenza partitica. E, infine, il 20 gennaio 2017 a Washington viene posata l’ultima pietra sulla tomba delle ricerche sociologiche.

Festeggiamo (o commemoriamo?) le ricerche sociologiche contemporanee. O almeno una loro parte.

Da oggi in poi ogni insieme dei dati raccolti va sottoposto a una infinità di filtri per poi essere interpretato. Tali filtri, se ho capito bene, vanno ancora inventati.