L’archivio del 2016 год

Tempo non sprecato

Devo costatare di essere enormemente felice del fatto che per seguire l’Euro-2016 ho sprecato meno del 1/90 di tempo che hanno sprecato tante altre persone di mia conoscenza. Mentre la gente stava davanti ai televisori ad aspettare la fine di una ennesima partita, io controllavo i risultati finali sull’internet (è veramente bello essere informati della esistenza di quest’ultimo).

Perché controllavo i risultati? Per capire di cosa parla tutta quella gente che, inspiegabilmente, attribuisce un qualche senso alla competizione di 22 ex Homo Sapiens che hanno deciso di utilizzare i muscoli anziché il cervello.

Il mio rapporto con il calcio e con il 99% di altri sport può invece essere riassunto con questa nota immagine:

Devo inoltre constatare, ma questa volta con dispiacere, che tra un po’ iniziano le Olimpiadi. Quindi un esercito di Homo Divanius avrà di nuovo da divertirsi a osservare le creature dopate senza cervello.

Prometto di scrivere, entro la data di apertura dei Giochi, perché secondo me lo sport praticato a quei livelli debba essere considerato un reato.


Un consiglio di Arnie

Arnold Schwarzenegger ci suggerisce un metodo facile per gonfiare velocemente i muscoli. Approfittate se interessati:


Cortometraggio russo №10

In primavera del 1930 Sergei Eisenstein e il suo allievo Grigori Aleksandrov (che in seguito diventerà un famoso regista sovietico) furono invitati a girare un film in Francia. L’invito provenne da Leonard Rosenthal, un azionista di maggioranza di Societe Generale de Films e marito della attrice Mara Griy.

I due registi ebbero relativamente poco tempo a disposizione, ma Aleksandrov riuscì, sotto l’attenta sorveglianza del suo maestro, a girare un breve film che oggi in molti considerano il primo video musicale della storia.

Quindi oggi vediamo proprio quel film: «Romance sentimentale».

Dei lungometraggi di Sergei Eisenstein vi consiglio «Ivan il terribile» realizzato in una maniera piuttosto curiosa (soprattutto la prima parte).

Aleksandrov, invece, è noto prevalentemente per i film musicali realizzati nello stile di «realismo socialista». Provate pure a cercare e vedere il suo film «Volga – Volga» del 1938.


Anche Putin sbaglia

Il presidente russo Vladimir Putin non ha la fama di un grande apologeta della democrazia. In Occidente, però, non tutti sanno della grande attenzione che egli presta al rispetto delle formalità. Infatti, non si sveglia mai con il pensiero di emanare un ordine del tipo «per la Nostra altissima volontà il diritto X dei cittadini da oggi viene ridotto a livello Y». Per ogni azione che ritiene necessaria da compiere fa approvare una apposita legge alla Duma. In sostanza, vuole che tutto sia fatto «a norma di legge».

Uno dei difetti del sistema descritto è la riduzione del Parlamento al rango della segreteria del Presidente: il primo si limita ad approvare le norme volute dal secondo.

Il 3 luglio 2016, però, è successo un fatto eccezionale: per la prima volta le formalità non sono state rispettate. Infatti, Vladimir Putin ha firmato un testo di legge diverso da quello votato dalla Duma e approvato dal Consiglio Federale. La cronologia dei fatti è la seguente:

21 giugno 2016 la Duma approva la Legge Federale n. 150/2016 «Sulle armi». Una delle norme della legge stabilisce che il permesso per la detenzione di armi da fuoco viene concesso al cittadino privato per un periodo di 10 anni.

3 luglio 2016 Vladimir Putin firma una testo della legge che contiene una durata del permesso diversa: pari a 5 anni.

6 luglio 2016 la «Rossiìskaja Gazeta» (l’analogo russo della Gazzetta Ufficiale) pubblica il testo della legge: sulla versione cartacea il periodo è di 10 anni, mentre sulla versione online è di 5 anni. Alcuni esperti se ne accorgono e si scatena il caos delle opinioni sulle possibili soluzioni del problema.

Molto brevemente (e in parole comprensibili) spiego la situazione. Il presidente non ha il diritto di modificare la legge approvata dal Parlamento ma solo firmarla o rifiutarsi di farlo. Nella seconda opzione può rimandarla al Parlamento per delle modifiche. Alcuni esperti del diritto costituzionale russo sostengono, quindi, che la divergenza tra i due testi di legge possa essere interpretata come il rifiuto di firmare il testo della legge nella sua formulazione attuale (in questo caso non è chiaro perché il testo sia stato pubblicato dalla stampa giuridica ufficiale). Il portavoce di Putin, invece, sostiene che si tratta solo di «un errore nei database di vari siti web, compresi quelli istituzionali» (una palese stronzata, visto che sono gli stessi database che i deputati consultano nel corso delle votazioni).

Io non so ancora come verrà risolto il caso. Sicuramente vi terrò aggiornato. Ma, intanto, faccio una proposta a coloro che intendono scrivere una tesi di laurea in diritto pubblico: provate a ipotizzare un errore simile fatto dalle istituzioni italiane. Quali soluzioni potreste proporre? Quali misure di correzione dovrebbero essere codificate?


Samsung celebrale

Negli ultimi giorni la mia mente è stata tormentata da una sensazione un po’ confuso. Percepivo la necessità di dovervi avvisare di un pericolo gravissimo, ma non riuscivo a capire in cosa consistesse. Pochi minuti fa, finalmente, la mia mente è stata illuminata dall’incontro con una persona santa (o quasi).

Insomma, mi sono ricordato di voler ribadire l’avvertimento che faccio da anni: evitate gli oggetti che riportano la scritta «samsung». L’ultimo dei motivi scoperti che mi permettono di scriverlo è la struttura fisica dei notebook Samsung della serie NP305. In questo caso, infatti, i geni coreani hanno sforzato le zone vicine al gluteus maximus e hanno inventato il doppio coperchio inferiore, per di più fissato in una maniera straordinariamente forte. Di conseguenza, per riparare o pulire il computer è necessario applicare uno notevole sforzo fisico e mostrare una buona padronanza del linguaggio quasi-religioso.

Chi non sa di cosa si tratti, provi a vedere questo video:https://youtu.be/1qgfs0gUHBI


(non ho fatto delle foto proprie durante il lavoro sull’esemplare concreto)

Approfitto di questo post per darvi un consiglio prezioso: fate il backup dei vostri file con una periodicità abbastanza frequente. Quindi copiate almeno le cose più importanti su una unità esterna almeno una volta al mese (due o tre mesi se utilizzate poco il computer). Il mercato offre un sacco dischi esterni di vari dimensioni, velocità e prezzi. Ricordatevi, inoltre, che le soluzioni cloud non sono tanto adatte per i file strettamente personali o quelli coperti dal segreto industriale.


Imparate!

Se ho capito bene, la passione per il ballo è diffusa tra i calciatori. I calciatori italiani ballano in campo, quelli russi, invece, osservano i balli nei locali…

Alksandr Kokorin e Pavel Mamaev, due giocatori della Nazionale russa, hanno festeggiato il proprio risultato all’Euro-2016 (1 punto in 3 partite) in un locale di Monte Carlo, ordinando circa cinquecento bottiglie di champagne per 250 mila euro. Almeno nello sport nazionale si sono confermati dei campioni…


Tre anni di selfie

Alex Chacon per tre anni ha fatto i selfie in vari posti belli del nostro pianeta. Alla fine ha montato un video di tre minuti e lo ha pubblicato su YouTube:

Sapete perché io odio i selfie? Perché so che i posti che visito sono pieni di cose molto più interessanti della mia faccia.

Ho appena scritto una cosa tanto originale, vero?


Igor Shpilenok

Poco tempo fa uno dei più noti e migliori fotografi della natura russa Igor Shpilenok ha aperto la versione inglese del proprio blog: shpilenok-eng.livejournal.com/

E io lo consiglio ai miei lettori.

Il blog inglese si aggiunge al sito (shpilenok.ru) esistente già da qualche anno. Tra i due, però, è il blog a essere aggiornato con più frequenza.


Cortometraggio russo №9

Oggi vediamo il cortometraggio di Alexei Popogrebski «Bloodrop» del 2011. Il trucco tecnico utilizzato nel film va molto di moda negli ultimi anni, ma per fortuna qui c’è pure una piccola storia da seguire.

Di Popogrebski posso consigliare ben due lungometraggi di qualità, provate a vedere quale dei due si trova in italiano:

– «Koktebel» del 2003 (in inglese si chiama pure «Roads to Koktebel»),

– «Come ho passato quest’estate» del 2010 (in questo caso si tratta di un film fatto un po’ con il ritmo di Tarkovskij).


Brexit accademico

Era troppo prevedibile: gli studenti universitari hanno già iniziato a chiedere di poter scrivere la tesi di laurea sugli effetti del Brexit. Non ridevo tanto dalla primavera del 2006, quando un mio conoscente (ora assessore milanese di fatto al secondo mandato) scrisse la tesi sulla «rivoluzione arancione» ucraina basandosi su una buona quantità di libri belli voluminosi.

Ma che cazzo di tesi volete fare se non si sa ancora se, quando, come e per quanto tempo avverrà il vero Brexit? E, soprattutto, quali effetti volete analizzare se:

a) alla vera uscita della Gran Bretagna dall’UE mancano minimo due anni;

b) la Gran Bretagna è stata un membro dell’UE a regime molto ridotto; e

c) dato che dovrà necessariamente trattarsi delle vostre fantasie, perché avete aspettato proprio questo momento storico per scegliere un argomento del genere?

Ricordatevi che la maggior parte degli effetti a cui assistiamo in questi giorni sono più di carattere politico ed economico. Consiglierei di aspettare la riscrittura dei 177 accordi commerciali tra la Gran Bretagna e l’UE: il vero show giuridico e diplomatico sarà proprio lì. Sarà, secondo le mie previsioni, una delle migliori illustrazioni della frase più citata de «Il Gattopardo».

P.S.: a settembre spero di sapere la quantità precisa dei progetti di ricerca in materia del brexit presentati per le scuole di dottorato.