Quello di oggi è un post serio come pochi. Allora… Sabato 11 giugno, mentre cazzeggiavo su Facebook, mi sono imbattuto in questa foto:
Oggi approfitto della occasione per ricordarvi una cosa piuttosto banale. Ma prima leggete questa barzelletta ebraica:
«Rebbe, io sono ateo», disse un ragazzino.
«Se Egli fosse come te lo immagini tu, pure io sarei ateo», rispose Rebbe.
Ecco, ora posso provare a esprimere il mio pensiero in una maniera meno allegorica. Ricordatevi che solo un ignorante è contrario a un concetto senza conoscerlo. Non si può essere atei senza conoscere i testi religiosi (il sottoscritto è ateo). Non si può essere contrari al terrorismo religioso o politico senza conoscere i suoi fondamenta teorici o, almeno, i metodi (il sottoscritto è contrario al terrorismo). Non si può essere contrari al nazismo senza conoscere i suoi metodi, fini e fondamenta teorici (il sottoscritto è contro il nazismo).
Non si può, perché chi è contrario senza conoscere segue ciecamente la moda e non la propria ragione. Quindi è uno scemo.
Se l’edicola che ha esposto l’annuncio si è prefissata l’obiettivo di lottare contro i libri e moltiplicare il gregge degli ignoranti (imitando in questo senso il regime di Hitler), è necessario boicottare l’edicola. Non il libro.
Detto ciò, vi comunico che «Mein Kampf» di Adolf Hitler è un libro pallosissimo. Un italiano su cento riuscirà a leggerne più della metà.