L’archivio del 31 maggio 2016

La smentita di una religione

Come sicuramente sapete, nel mondo è diffusa una grave malattia mentale: essa consiste nella convinzione che i prodotti alimentari geniticamente motificati siano dannosi per la salute. Alcune delle persone contaggiate si vergognano di ammetterlo e dicono che «gli effetti degli OGM non si conoscono». In realtà tutte le persone affette di questa malattia dovrebbero vergognarsi di un’altra cosa: di non avere studiato un tubo a scuola. Quei miei lettori che hanno almeno un vago ricordo del programma scolastico di biologia, potrebbero provare a fare il seguente semplice ragionamento logico.

Immaginate due anatre selvatiche nate e cresciute in mezzo alla natura intoccata dall’uomo. Una volta diventate adulte, si conobbero, si innamorarono e si accopiarono. Tutto ciò portò alla nascita di alcuni anatroccoli, non importa se belli o brutti. In ogni caso, essi sono dei prodotti geniticamente modificati in quanto provvengono dal mescolamento dei geni appartententi ai loro genitori. Poi, uno di questi anatroccoli, un bel giorno, viene catturato e mangiato da un homo sapiens. Secondo la credenza delle persone spaventate dagli OGM, il mangiatore dell’anatroccolo dovrebbe morire? Oppure mutare in una anatra e correre verso il lago più vicino?

So che è inutile tentare a convincere una persona mentalmente malata della infondatezza delle sue manie. Quindi mi rivolgo alle persone sane. Il 17 maggio, finalmente, è stata pubblicata la più grande ricerca scientifica che conferma la sicurezza degli OGM (si scarica gratuitamente).

Su un apposito sito web sono stati raccolti tutti i documenti di accompagnamento.