L’archivio del 2015 год

Tristezza

Il 1 di aprile è passato, ora tentiamo a controbilanciare tutti gli scherzi riusciti (e non) fatti agli (o dagli) altri. Io lo faccio con un video nella consueta rubrica domenicale.

In realtà, una volta avevo già pubblicato questo video e, all’epoca, qualcuno mi aveva detto che esso sarebbe di una tristezza indescrivibile. Quindi ve lo ripropongo.

P.S.: buona Pasqua a tutti coloro che la festeggiano (oggi).


La musica milanese

E’ solo una mia sensazione, oppure a Milano negli ultimi mesi sono notevolmente aumentati i musicisti di strada? Ormai li trovo anche nei luoghi dove mai si erano visti prima.

Uno degli effetti positivi del loro aumento: nessuno, ma veramente nessuno, caga i cosiddetti indigeni. Questi pagliacci, ormai, sono costretti a ballare con i propri cd in mano. Ma la moda, evidentemente, è passata.


Range Biemmewover

Tutti sanno che i cinesi hanno la mania di copiare quasi tutto. Non tutti sanno però quali forme possa assumere questa mania. Oggi vi informo un po’ sull’argomento, servendomi di un esempio automobilistico.

Alla fiera automobilistica Shandong EV Expo, svoltasi nella città di Jinan, sono state presentate diverse copie delle auto occidentali «migliorate» dai cinesi. Probabilmente avete già visto le foto di quel «VW Maggiolino» cinese a quattro porte… Ma con l’auto elettrica Longer Yuelang X1 si sono superati: vi ricorda qualcosa questo muso?

Sì, essendo relativamente onesti hanno ritenuto di ommettere la parola ROVER davanti, mentre il font e la forma della griglia del radiatore sono identici.

Potremmo anche ipotizzare di non conoscere le auto di marca Range, ma sulla porta del bagagliaio scopriamo una cosa interessante: Continuare la lettura di questo post »


Il virus elgoog

Seguendo questo link scoprirete se il vostro browser funziona correttamente.

Se notate qualche anomalia, formatфte il disco rigido del vostro PC: quasi sicuramente è stato colpito dall’incancellabile virus ELGOOG!

Vi ho avvisati.


Ho scoperto i Coub

Non è mai tardi per scoprire le cose nuove. Anche perché a volte non si capisce se sono delle stronzate destinate a durare a poco oppure delle nuove realtà virtuali.

Nella maggior parte dei casi sembra che siano un po’ come le stupide gif animate, ma con l’aggiunta dell’audio.


50 libri da leggere

E’ piuttosto frequente che mi chiedano di consigliare qualche bel libro da leggere. Ed io, anche qualora il genere o l’argomento non viene specificato, entro in crisi: per me la domanda equivale a quella di consigliare qualche bella stella. Anzi, di libri, probabilmente, ce ne sono ancora di più. Come si fa a sceglierne uno? E’ molto meglio (e sicuramente più facile) fornire un elenco di titoli: più libri si leggono e meglio è.

Di conseguenza, ho deciso di stilare e pubblicare il proprio elenco dei libri da leggere per forza. Non è una classifica, ma un semplice elenco di libri che mi hanno colpito di più, ordinato in base al cognome dei relativi autori. In totale sono 50 titoli di 25 autori. Se vi chiedete sul perché della mia scelta (intendo la scelta dei titoli) leggete prima da cosa è stata condizionata:

  • – non ho ancora vissuto abbastanza a lungo sulla Terra;
  • – non sono particolarmente veloce a leggere;
  • – negli ultimi 5–10 anni per il lavoro e lo studio leggo un sacco di libri tecnici/scientifici (i quali sono stati esclusi dall’elenco di oggi);
  • – ho escluso tutti i libri di saggistica che leggo per la mia curiosità personale;
  • – ho altrettanto escluso i libri che una persona minimamente istruita ha sicuramente letto ai tempi scolastici/adolescenziali;
  • – infine, ho escluso quei libri che non mi risultano essere tradotti in italiano o in inglese (spesso leggo in russo).

E ORA IL MIO ELENCO:
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8 minuti

La caduta dell’aereo di «German Wings» è durata, scrivono, appena 8 minuti. «Appena», perché la planata di un aereo con i motori semplicemente spenti o non funzionanti dovrebbe durare di più.
Pensate però a quanto erano stati lunghi quei 8 minuti per i passeggeri. Io ci avevo pensato solo ieri…

P.S.: alcuni passeggeri dei Boeing dell’11 settembre 2001 avevano fatto in tempo, quando era ormai tutto chiaro, a mandare dei SMS agli amici e parenti.


Si chiama Tris!

Per alcuni anni ho cercato una risposta alla mia domanda esistenziale. E finalmente l’ho trovata!

Mi hanno detto che il nome italiano del gioco in cui si mettono delle X e delle O in una griglia 3×3 sarebbe «Tris». Se c’è qualcuno contrario a questa versione, parli ora o taccia per sempre.

A scuola ero quasi imbattibile. Ed è uno dei motivi della mia quasi totale ignoranza in chimica…


Pagate i dipendenti!

In Sudan un geometra aveva arretrato dei pagamenti agli operai. E, a quanto pare, non era proprio intenzionato a pagare. Non è difficile capire che, avendo dei piani del genere in testa, avrebbe fatto bene a non avvicinarsi troppo al cantiere… E, invece, è stato tanto spensierato da parcheggiare la propria auto nelle vicinanze:

P.S.: se, nei prossimi mesi, vi capiterà di vedere una volante della Polizia Locale milanese distrutta da una scavatrice, sappiate che sono stato io.


Where were mr. Putin?

Lunedì 16 marzo Vladimir Putin ha interrotto la propria assenza di dieci giorni dagli eventi pubblici. Si è trattato di una assenza abbastanza curiosa (e senza precedenti), che aveva comportato, tra la gente, delle interpretazioni più buffe. Le tre più quotate erano state: la nascita di un figlio, un trauma fisico o una malattia grave e, addirittura, la morte.

Oggi commento molto brevemente le versioni appena elencate e, infine, vi comunico la mia.

1) Si era detto che la vecchia compagna (o forse la nuova moglie) di Putin, cioè l’ex ginnasta e ora parlamentare Alina Kabaeva, abbia partorito un figlio in Svizzera. Questa versione sembra una perfetta leggenda metropolitana in quanto nessuno è in grado di dire con certezza di averla vista incinta.

2) Si era detto che Putin, essendo fisiologicamente un uomo sport-dipendente, abbia avuto un grave trauma. Tanto grave da aver dovuto fare ricorso all’aiuto di un medico austriaco. In teoria (ma molto in teoria) è possibile. L’importante precisazione da fare subito è: Putin ha paura di curarsi all’estero perché, secondo egli, si tratterrebbe di una esposizione volontaria al suo assassinio sicuro. I viaggi dei medici stranieri verso la Russia, invece, sono difficili da scoprire, da interpretare e quindi da commentare su questo blog.

3) E’ inutile cercare di indovinare se Vladimir Putin abbia realmente qualche malattia più o meno grave. Dieci giorni di assenza sono troppi per curare l’influenza e troppo pochi per le malattie più serie (ricordiamo anche che Putin ha 62 anni). In ogni caso, sono almeno tre anni che tutti parlano dello stato di salute di Putin: se confrontate le sue foto recenti con quelle di 8–10 anni fa, vi stupirete dei cambiamenti «sospetti» nel suo volto.

4) Sembra che Vladimir Putin sia vivo, quindi non sembra che sia morto. Logico, no?

E, infine, la mia spiegazione. Quella che mi sembra la più logica e quindi probabile.
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