L’archivio del 2015 год

Il non-cambiamento

Già alcuni anni fa ho fatto una scoperta terribile: le capacità matematiche di una persona possono essere valutate da come usa l’espressione «svolta a 360 gradi». Infatti, i più ignoranti la utilizzano nel senso opposto a quello reale, ammettendo dunque di non aver compreso nemmeno il programma scolastico di matematica (ideato per le persone mediamente capaci).

Ebbene, mi assumo il compito di illuminare tutti coloro che si sono scostati dalla retta via del sapere. 360 gradi corrispondono ad un angolo giro (in pratica, la circonferenza), quindi l’espressione «svolta a 360 gradi» significa il ritorno al punto di partenza. [Un esempio: le lancette di un orologio che iniziano il giro dal numero 12 ci tornano svoltandosi a 360 gradi.]

Se, invece, volete dire che una persona (o una cosa) è cambiata fino a diventare l’esatto contrario di quello che era prima, l’espressione corretta sarebbe «svolta a 180 gradi». [Un esempio: un interlocutore che improvvisamente decide di darvi le spalle si gira a 180 gradi.]


Un’altra cover popolare

Avevo già scritto del duetto russo “Bonja i Kuzmich” che gira i video-cover musicali dei hit del momento. Quasi sempre producono delle opere di serie B, ma nella maggior parte dei casi riescono ed essere simpatici. L’ultimo dei loro video, dove salgono in auto per andare a comprare latte, merita di essere visto:

Se non conoscete l’originale australiano, guardatevelo pure (l’unico particolare che piace a me è una delle tipe):
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Guidare tranquilli

Nelle città italiane le strade sono piene di ostacoli inutili: ZTL, Area C (a Milano), zone a 30 km/h, strisce blu e strisce gialle, divieti di sosta e di fermata, vigili che rompono i inoilgoc etc. Come può un povero automobilista raggirarli tutti? Due settimane fa ho visto una soluzione originale e poco costosa che potrebbe risultare utile ai miei lettori italiani.

Pare che i fogli A4 come questo funzionino da amuleti:

Grazie a me, ora potete utilizzare tranquillamente la vostra auto anche in città.


Milano, 3 aprile 2015

C’è qualcosa di nuovo a Milano? Qualcosa c’è. Per esempio, ci è voluto l’avvicinarsi dell’EXPO per sistemare la pavimentazione sconnessa di piazza Duomo.

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L’annuncio mancato

Hilary Clinton ha annunciato la propria candidatura alle elezioni presidenziali americane del 2016. Ed è molto probabile che vinca: la gente, convinta di essere moderna e priva di pregiudizi, la voterà solo perché è donna. E saranno gli stessi elettori che nel 2008, dichiarando con orgoglio di non essere razzisti, hanno eletto Obama solo perché è nero. Vabbè, ridiamoci sopra e andiamo avanti.

Dopo l’atteso annuncio della signora Clinton io mi aspettavo di sentirne un altro: quello dell’imminente matrimonio di una certa Monica Lewinsky. Se quest’ultima si sposa, la storia avrà una buona chance di ripetersi in modo curioso.


Via Lenin

E’ relativamente facile immaginare che la situazione in Ucraina non è ora bella. E gli occidentali comuni, a quanto pare, non sempre possono immaginare quanto tale situazione fosse poco bella. Il governo nato dopo la deposizione dell’ex presidente Viktor Yanukovich non ha fatto nemmeno una riforma seria, da oltre un anno è in corso una guerra non dichiarata, l’economia è in crescente difficoltà, la propaganda interna supera quella russa nel dividere la società e nell’imporre dei valori morali fittizi.

Su questo sfondo succedono solamente due cose belle in Ucraina. La prima è la demolizione di massa dei monumenti dedicati a Lenin. Secondo me i numerosi Lenin in giro per l’ex URSS vadano demoliti tutti, mentre il suo corpicino sepolto in modo tradizionale in qualche cimitero di Mosca. (Ci sono dei motivi per odiarlo e, allo stesso tempo, ammirarlo ma ne scriverò un’altra volta.)

La seconda cosa positiva in Ucraina contemporanea è accaduta giovedì 10 aprile: il Parlamento ucraino ha approvato una legge che condanna i regimi totalitari comunista e nazista. La legge, tra le altre cose, vieta l’esposizione nei luoghi pubblici della simbologia e dei monumenti ai leader dell’epoca sovietica e, ovviamente, impone la sostituzione di tutti i toponimici che in qualche modo richiamano l’URSS.

Tutto il resto in Ucraina va male. Credono di essere diventati europei di colpo, con il solo fatto di aver abbattuto il vecchio potere. Mentre in realtà il comportamento e la mentalità delle masse sono rimaste praticamente invariate.

Ma, almeno, sono riusciti a trovare un pretesto per liberarsi di tutto quel inquinamento visivo rappresentato dai residui della pessima simbologia sovietica.


12 aprile 1961

Oggi è una coincidenza fortunata: l’ennesima puntata del video domenicale sul mio blog capita nel giorno del 54esimo anniversario del famoso viaggio di Yuri Gagarin. Quindi pubblico un breve video riassuntivo:

P.S.: buona Pasqua a tutti coloro che la festeggiano oggi.


L’articolo sul ZIL-130

Mi sono accorto, per puro caso, di aver dimenticato di pubblicare sul proprio sito un mio vecchio articolo automobilistico: quello sul camion ZIL-130.

Ebbene, ora ho corretto anche questo imperdonabile errore: eccolo qua.


Fotodebiti

Mi sono accorto di alcuni debiti fotografici con i miei lettori. Oggi posto un po’ di Milano di febbraio, mentre la settimana prossima arriverà il turno di aprile.


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In diagonale

Il Primo ministro russo Dmitry Medvedev ha firmato oggi una piccola riforma del codice della strada russo. Il documento apporta 6 novità alle regole esistenti, ma io vorrei menzionarne solo una.

Ebbene, anche in Russia sono state autorizzate le strisce pedonali in diagonale agli incroci. Chi di voi pensa che fosse una cosa di dubbia utilità, provi a ricordare quante volte dovette fare un percorso fastidiosamente lungo per arrivare dall’altra parte di un grosso incrocio.

A questo punto vi propongo di lottare affinché anche in Italia venga fatta una riforma altrettanto ragionevole.