22/06/2015 alle 14:13
Google ha comunicato di essere ora disponibile a eliminare dai risultati delle ricerche, su segnalazione delle vittime, le pagine contenenti le immagini pornografiche pubblicate per vendetta («revenge porn»).
E’ una notizia positiva, ma io, comunque, continuo a non comprendere cosa spinge le persone a fotografarsi in determinate circostanze. Sarebbe la fase terminale del selfie-mania?
Vabbè, anche la gente malata va tutelata.
P.S.: niente foto per questo post 🙂