L’archivio del 2 giugno 2015

La black list segreta

La lista delle 89 personae non gratae in Russia è ormai nota a tutti (io la pubblico apposta per i più pigri).

Ci sono ben due questioni da chiarire. In primo luogo, non si capisce il motivo della sua formale segretezza imposta dal Ministero degli Esteri russo. La lista dovrebbe essere nascosta alle persone (pubbliche) direttamente interessate, alla opinione pubblica europea o quella russa? Per quale motivo e quale scopo? Non ho una spiegazione razionale. Se la stessa UE rende pubbliche, dal 2004, le proprie liste delle persone sgradite, non è certo preoccupata di quella riservatezza che i politici non possono e non devono avere.

La seconda cosa da chiarire è, in realtà, una semplice constatazione del fatto. Secondo il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov, la lista russa in questione sarebbe una risposta simmetrica alle varie sanzioni adottate nei confronti dei politici russi. Ebbene, abbiamo una ennesima conferma del fatto che i governanti russi non capiscono (o fanno finta di non capire) i reali motivi delle sanzioni occidentali. Vogliono quindi comunicarci, tramite le black list, che le sanzioni occidentali sarebbero solamente il frutto di complotto antirusso astrattamente malefico.