Domenica 17 maggio si è concluso il Mondiale di hockey 2015. In merito, ci tengo a pubblicare tre brevissime note:
1. In finale il Canada ha battuto la Russia 6:1 e sono totalmente indifferente a questo fatto. Qualsiasi risultato sportivo è solo un piccolo episodio nella biografia degli sportivi che lo hanno conseguito, un loro fatto personale. Chi lo capisce vive molto più tranquillo dei «tifosi» che soffrono per i risultati altrui (o si approppriano i meriti altrui).
2. L’espressione «hockey su ghiaccio» equivale alla espressione «calcio su erba»: è una tautologia. Il hockey è su giaccio per definizione! Quindi solo le sue versioni anomale devono essere nominate per intero.
3. Il comportamento della squadra nazionale russa adottato al termine della partita è stato vergognoso e merita di essere condannato in ogni sede approppriata. Per chi non fosse al corrente: ricevute le medaglie d’argento e ascoltato l’inno russo, la squadra non è rimasta sul ghiaccio per l’inno canadese. Certo, avrebbero potuto anche pisciare sul ghiaccio, ma l’offesa è comunque stata grave.