L’archivio del febbraio 2015

Il compleanno del secolo

Martedì, purtroppo, non avevo fatto in tempo a scriverne, quindi recupero oggi. Prima di leggere quanto vi voglio raccontare, guardate questa foto del 10 febbraio 2015:

Il 10 febbraio Vladimir Zeldin, un famoso attore russo, aveva compiuto 100 anni. Il solo fatto di arrivare ad una età così avanzata non è certo un merito (lo stesso Zeldin sottolinea che non dipende assolutamente da egli). E’ eccezionale invece il fatto che si tratta, molto probabilmente, dell’attore in attività più anziano al mondo.

In cinema è sempre stato impegnato relativamente poco (ma forse un giorno posto qualche filmato), mentre la sua carriera teatrale ebbe inizio nel 1935 ed è tutt’ora abbastanza intensa. Guardate, per esempio, questa scena tratta dallo spettacolo «L’uomo da La Mancia» e ricordatevi che l’attore ha 100 anni.


Un gioco di geografia

La settimana scorsa mi hanno consigliato un gioco bellissimo di geografia. E oggi, dopo averlo testato a sufficienza, posso consigliarlo anche a voi. Secondo me è utili non solo per ammazzare un po’ di tempo o testare le proprie conoscenze in materia, ma pure per imparare un po’ di più.

Anzi, consiglierei di adottarlo nelle scuole anche superiori: il punteggio finale raggiunto potrebbe essere utilizzato per il calcolo di un voto in decimi. E gli scolari, essendo abbastanza interessati ai giochi, saprebbero molto meglio la geografia.

Volete sapere il mio record? Continuare la lettura di questo post »


Le trattative di Minsk

In assenza di risultati veramente seri, posso dire solo una cosa delle ultime trattative di Minsk.

Aleksandr Lukashenko resta, secondo me, l’unico politico realmente forte al mondo (prima o poi spiegherò bene la mia infinita stima nei suoi confronti). In pochi giorni è riuscito a passare dall’essere l’"unico dittatore in Occidente" a diventare il pacificatore d’Europa. Meriterebbe un bel applauso per questa ennesima dimostrazione della sua abilità politica.


Le prove incontrollabili

Venerdì, quando il presidente di Zimbabwe Robert Mugabe era inciampato a una manifestazione pubblica, ai fotografi era stato ordinato di cancellare immediatamente tutte le relative foto. Per non sminuire l’immagine del «grande politico», appunto. Se volete sapere come è andata finire, leggetevi pure questo articolo. Io, invece, vi comunico un’altra cosa.

Qualsiasi foto digitale può essere facilmente anche dopo la cancellazione. In più, è abbastanza facile trasferire in automatico via Wi-Fi le foto digitali direttamente dalla macchina fotografica. E, se scattate con uno smartphone, potete salvare le foto direttamente sulla vostra nuvola. Ma sicuramente lo sapevate già. Ricordatevi quindi che è inutile incazzarsi con una persona che vi ha fotografati (volontariamente o no): tanto la foto è già stata trasferita da un’altra parte, archiviata e pubblicata in automatico.


Tre dati sulla crisi ucraina

Sulle trattative tra Merkel, Hollande, Poroshenko e Putin bisogna sapere tre cose abbastanza semplici.

1. Hollande si sta sbattendo tanto per non essere considerato in Patria un Presidente totalmente fallito. In più, l’ipotetico ritorno di Sarkozy in politica lo spaventa. Merkel, invece, ha in mente l’esempio di Kohl, il quale è spesso considerato in riunificatore dell’Europa: non vorrebbe essere considerata lei la demolitrice della stessa Europa. E nessuno dei due rappresenta l’Europa, la quale non ha una posizione unica nei confronti della Russia (la Polonia è la più aggressiva per motivi geografici e storici, mentre la Grecia manifesta di essere disposta ad essere «comprata» dalla Russia).

2. Tutto dipende solo dalla volontà di Putin, per il quale il ritiro dalla Ucraina non ha alcun costo politico: avendo eliminato ogni forma di vera opposizione interna, ha la possibilità di uscire dalla crisi con un semplice «ci ho ripensato». Poroshenko, invece, non può dire «tenetevi pure l’est della Ucraina e smettiamola di litigare» perché questo sancirebbe la sua morte politica.

3. Ogni forma di mediazione occidentale è destinata a fallire. Perché Putin vede nelle relazioni internazionali con gli Stati occidentali l’unico senso della propria vita politica ma, allo stesso tempo, usa una logica da teppista. Infatti, il fatto che due leader occidentali si siano presentati da egli per trattare, viene da Putin interpretato come un segno di loro debolezza. Questo gli permetterà di non rispettare gli accordi raggiunti o non giungere ad alcun accordo.


Ursus Sapiens

Il video non è recentissimo, ma io l’ho visto solo pochi giorni fa. Non serve comprendere la lingua russa per capire quanto succede. Vi do giusto qualche dato di input: tre amici salgono sulla macchina (nuova!) di uno di loro e vanno a pescare. Arrivati sul posto, fanno un incontro piuttosto curioso…


Le strane professioni

Nella maggior parte delle città italiane che mi è capitato di visitare c’è una simpatica tradizione: quella di specificare chi erano nella vita reale quei personaggi i cui nomi oggi portano le vie e le piazze. Quindi sulle targhe toponomastiche, oltre al nome del personaggio, viene spesso indicata la sua professione o l’attività per la quale si era reso famoso. Ecco due esempi milanesi presi a caso.
1. La parola generica «musicista» potrebbe anche andare bene: i curiosi troveranno modo di informarsi:

2. Archimede è stato più fortunato: ai suoi tempi gli scienziati non erano specializzati nemmeno fino al punto di dividersi in matematici e fisici, quindi la definizione è corretta.
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Un commune imputato

Pensavo che lo avessero già fatto tempo fa, mentre in realtà è successo solo oggi. La Rada, il Parlamento ucraino, ha privato Viktor Yanukovich del titolo di Presidente. La motivazione: la sua fuga in Russia nel febbraio del 2014 avrebbe potuto mettere a rischio la governabilità dello Stato e ha comportato una massiccia violazione dei diritti dei cittadini. Su 450 parlamentari 281 hanno votato a favore del provvedimento, 1 è stato contrario e 30 si sono astenuti. Il provvedimento è passato alla seconda votazione (mentre alla prima era stato appoggiato da soli 180 parlamentari).

Secondo la Costituzione ucraina, il titolo Presidente viene mantenuto a vita (un po’ come nella tradizione americana), con l’eccezione dei casi in cui il Capo dello Stato ne fosse stato privato con una procedura di impeachment. Yanukovich, dunque, è privato di tutti i previlegi relativi al titolo presidenziale. Potrà quindi essere penalmente perseguito con più facilità per tutti i crimini di cui è accusato.

Umanamente posso capire la rabbia degli ucraini nei confronti dell’ex Presidente, ma non mi piace questa nuova tradizione politica che sta dilagando in tutto il mondo. Non mi piace la tradizione di massacrare giuridicamente ogni politico che lascia il proprio incarico di alto livello (quindi tutti i Capi di Stato, di Governo e di ministeri). Quanti politici seri vorranno dirigere i propri Stati se ormai l’unico riconoscimento possibile è il carcere?


Un consiglio a tutte le Chiese

Come tanti di voi sanno, io sono un agnostico e non appartengo ad alcuna religione per nascita.

Tanti di voi (ma pure io) sanno, inoltre, che con l’avanzare dell’età tante persone diventano religiose. Magari nel profondo dell’animo non ci credono, ma almeno cercano di mantenere una religiosità di facciata. Si tratta di una fora di invecchiamento mentale naturale: a causa di stupidità o semplici problemi psichici dovuti appunto all’età tante persone iniziano ad avere paura della morte. E, magari, avere paura di ammettere la propria inutilità sulla Terra.

Ma io, egoisticamente, volevo parlare solo di me. Un giorno, probabilmente, anche io diventerò un vecchio rimbambito e religioso. Sentirò dunque bisogno di andare in chiesa. E quel giorno spero trovare un po’ di belle donne tra i sacerdoti. O, meglio ancora, belle e giovani. La Chiesa che per prima si sbriga a fare le riforme necessarie per trasformare la mia speranza nella realtà, avrà la mia anima…

Nella Chiesa Anglicana, per esempio, il 26 gennaio 2015 è stata nominata la prima donna-vescovo. Si chiama Libby Lane. Ma non è bella. E nemmeno giovane. Non ci siamo, non ci siamo…


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La cura del padre

Il protagonista del video ha una leggera forma di dipendenza dai videogiochi. Il suo padre, invece, è leggermente sadico (ma io, probabilmente, avrei inventato qualcosa di ancora più divertente).

P.S.: so che esistono anche altri video del genere (e ne ho visti alcuni), ma questo, secondo me, ha la trama più completa degli altri.