L’archivio del 24 novembre 2014

Il credito nazionale

Nel finesettimana appena passato ho appreso una notizia secondo me abbastanza divertente.

In pratica, alla fine di settembre una banca russa (FCRB) aveva concesso al noto partito francese «Le Front National» un prestito di 9 milioni di euro. Due di questi sono già stati trasferiti al partito di Marine Le Pen.

Potrei fare solo due piccole osservazioni su questa storia. La prima è abbastanza banale: ma è normale che un partito nazionalista (o quasi) si faccia finanziare dall’estero?

La seconda, invece, è di carattere storico. Una volta c’era l’URSS che finanziava la sinistra francese (e non solo quella), la Russia di oggi finanzia invece l’estrema destra. Cambia l’orientamento del finanziato ma il risultato voluto rimane il medesimo: avere il rappresentante (o il difensore) delle proprie posizioni politiche nella tana occidentale.

So che la legge francese consentirebbe le donazioni ai partiti politici solo da parte dei privati. E’ per questo che si parla di un credito. Ma un qualsiasi partito politico, come potete ben immaginare, è un buco nero finanziario: non ripagherà mai alcun debito.