Oggi, il 7 novembre 2014, ci sarebbe il 97-esimo anniversario della rivoluzione d’ottobre. Io sono tutt’altro che un comunista, quindi non ho alcun motivo positivo di scrivere un post su questa data. Però essa sembra adatta per scrivere quest’anno di un oggetto particolare, ormai di antiquariato, che conservo ancora per mostrarlo ai miei amici occidentali e, in un futuro lontano, ai nipoti.
Guardatelo, è il mio primo passaporto «esterno» (leggi di seguito la spiegazione):
I cittadini russi, come all’epoca sovietica, hanno due passaporti: uno che serve per andare all’estero (ed è come quello che hanno anche gli europei) e uno interno (che funziona un po’ come la carta di identità italiana, ma contiene delle informazioni più dettagliate sul suo proprietario e ha 20 pagine).
Ma torniamo al mio passaporto sovietico «esterno». Anche dopo la caduta dell’URSS alcune categorie dei cittadini russi Continuare la lettura di questo post »