L’archivio del ottobre 2014

Il ritiro delle truppe

Come sanno già in molti, ieri il presidente Putin aveva ordinato il ritiro di tutte le truppe russe che erano «in esercitazione» al confine con l’Ucraina. Le truppe in questione dovrebbero tornare nelle zone della loro dislocazione regolare.

Supponiamo che ciò accada realmente. Ma dobbiamo pure sempre ricordare una cosa semplice: anche domani verranno mandate sulla Luna, il fatto potrà tranquillamente essere negato dai comunicati ufficiali.

E’ evidente che l’ordine di cui sopra è stato fatto al fine di facilitare i prossimi incontri internazionali di Putin. Oltre alla sua parziale resa davanti alle sanzioni («sì-sì, ora faccio il bravo») può significare la fine della operazione sulla riconquista della Ucraina. Di conseguenza:

1. L’Ucraina è persa come il territorio di sfruttamento economico perché è stata spinta, dall’intervento militare russo, verso l’UE;
2. E’ persa la neutralità militare della Ucraina perché essa è stata spinta, dall’intervento militare russo, verso la NATO;
3. Per lo stesso motivo è stata ottenuta l’ostilità del popolo ucraino (al posto della amicizia di prima);
4. Di tutto il Sud-Est ucraino è stata conquistata solo una piccolissima parte;
5. Il passaggio via terra verso la Crimea è stato negato dagli stessi abitanti russi del sud ucraino che hanno costruito con le proprie mani le barricate e le trincee per non far passere gli invasori;
6. Circa 4000 uccisi tra russi e ucraini;
7. L’economia russa è fortemente danneggiata a causa della fuga dei capitali quasi raddoppiata (85,2 miliardi di dollari nei primi 9 mesi dell’anno) e della guerra delle sanzioni;
8. Lo status di Rogue State di fatto già riconosciuto alla Russia.

Minc…a, c’è ancora qualcuno che chiama Putin «un grande presidente»? E pensate che vi ho risparmiato la maggior parte dei problemi interni.


Ne è uscita bene

Mi sa che è la prima volta che vedo un video su una donna al volante che si distingue positivamente. Da vedere fino alla fine.


Questo è un uomo

Chi ci è stato a Milano almeno una volta nella vita, ha sicuramente visto questa opera posta davanti alla stazione ferroviaria di Cadorna:

La Wikipedia dice che è una opera dell’artista svedese Claes Oldenburg («e della sua moglie», il che mi sembra strano) realizzata e installata nel febbraio del 2000. Non posso dire molto dell’artista (tranne sottolineare che si tratta di una persona menefreghista), mentre il realizzatore materiale dell’opera è un personaggio più facilmente descrivibile. Sicuramente si tratta di un essere di sesso maschile che non ha mai preso un ago in mano. E vi spiego subito perché lo penso. Continuare la lettura di questo post »


62 anni

Tra tutte le notizie relative al compleanno di Vladimir Putin ce n’è solo un ache fa ridere: dicono che quest’anno per la prima volta in 15 anni si è preso una giornata di ferie per il 7 ottobre. Ai poco informati comunico che nessuno ha mai visto Putin lavorare per più di tre ore al giorno; passa la maggior parte dell’anno a Sochi, fa pochissimi viaggi all’estero (rispetto ai suoi colleghi occidentali), si sveglia tardi e pratica tanto sport. La giornata di oggi ha deciso di passarla in Siberia: sicuramente sparerà qualche tigre o prenderà un pesce da 50 kg.

Ma in Russia in che modo gli fanno gli auguri? Beh, nella capitale cecena Grozny c’è stata una manifestazione, con 100 mila partecipanti, guidata dal presidente Kadyrov:

Mentre il fan-club di Putin su Facebook lo ha paragonato a Eracle, paragonando le sue «conquiste più importanti» alle 12 fatiche mitologiche e pubblicando il seguente «ritratto»:

Alcuni esempi delle «fatiche di Putin»: la lotta al terrorismo corrisponderebbe alla sconfitta del leone di Nemea, le Olimpiadi di Sochi alla cattura della cerva di Cerinea e la riconquista della Crimea alla cattura del Toro di Creta.


Il canale televisivo iracheno Al Iraqiya Tv ha iniziato la trasmissione di una commedia satirica sull’ISIS e la sua provenienza satanica-ebraica. Ma non è solo per questo che si tratta di un prodotto piuttosto strano.

Per esempio, esso ci mostra quanto siano popolari in Iraq i personaggi di tanti famosi film e cartoni americani. Nel trailer si riconoscono, tra gli altri, Jocker, Dracula e Satana (quest’ultimo preso dal lungometraggio South Park del 1999 dove era accompagnato da Saddam Hussein). L’unica cosa incomprensibile è la presenza, tra i personaggi cattivi immaginari, di un tipo che assomiglia tantissimo a Stalin.

Cosa ci fa lì? Perché dovrebbe fare parte dei Grandi Cattivi nella cultura popolare irachena (così lontana da quella occidentale)? Boh…


Treviglio, 26 luglio 2014

E’ pronto il fotoracconto dell’ultimo dei miei viaggi italiani di questa estate: quello a Treviglio.