L’archivio del 29 agosto 2014

Le spiegazioni del Presidente

Nel 2000, sorridendo, aveva detto «E’ annegata».
Nel 2014, con una faccia seria, ha detto «E’ caduto da solo».
Sempre nel 2014 ha detto «Si sono persi». Lo ha detto di quei dieci militari russi che il 26 agosto «per sbaglio» hanno attraversato il confine con l’Ucraina e sono stati fermati dall’esercito locale a 20 chilometri dalla Russia. Cosa posso scrivere di quest’ultimo fatto? Solo due piccole cose.

1. Dire una cosa del genere significa definire il proprio esercito impreparato e non attrezzato si strumenti più basilari.
2. E’ l’unica presenza sul territorio ucraino dei militari russi attualmente in attività accertata al 100%. In tutti gli altri casi si tratta di deduzioni logiche.

Con il secondo punto non voglio sminuire, ne tantomeno negare, il ruolo della Russia nel conflitto in corso. Anche perché si tratta dello stesso genere di dubbio che si era avuto nella prima metà degli anni ’80 sulla presenza dei militari sovietici in Afghanistan. Ma voglio «richiamare all’ordine» i giornalisti, «chiedendo» a loro di parlare solo di fatti accertati.