Negli ultimi giorni ho sentito e letto tanto sulla diminuzione dei turisti russi in Europa e non solo. In tutti i comunicati che mi sono capitati il fenomeno è ricondotto alla guerra di sanzioni tra l’Occidente e la Russia. Per l’ennesima volta i giornalisti – in questo caso occidentali – si sono dimostrati poco informati e incapaci di ricercare le informazioni. Ora vi spiego tutto io.
In sostanza, i turisti russo sono diminuiti per due motivi. In primo luogo, nel giugno del 2014 è stato imposto un divieto informale di fare i viaggi all’estero per i funzionari pubblici russi. Per ora, sottolineo, il divieto non si estende a tutti i dipendenti pubblici (il 25% dei lavoratori russi), ma solo ai funzionari di vari livelli, i poliziotti ed i militari. Si tratta dunque delle persone benestanti: i loro redditi legati allo sfruttamento del posto di lavoro sono piuttosto alti (lo stipendio non va considerato perché basso).
Lo stesso divieto informale di viaggiare all’estero era già in vigore da circa un anno per i massimi dirigenti del Comune di Mosca.
In secondo luogo, pure in Russia la gente comune ha cominciato ad avere paura di spendere troppo. Ne hanno contribuito anche le recenti auto-sanzioni russe in materia alimentare che hanno accelerato la crescita dei prezzi già in corso da diversi mesi.
P.S. I più informati dei miei lettori avranno probabilmente sentito parlare della lunga serie di fallimenti che negli ultimi mesi ha colpito i principali tour operator russi. Succede sempre per il divieto di viaggiare di cui sopra. Tutti i dipendenti pubblici in generale, essendo per la loro natura delle persone pigre e tecnologicamente quasi analfabeti, sono oggi quasi gli unici clienti dei tour operator.