L’archivio della rubrica «Video»
Il PrimitiveTechnology è un progetto interessantissimo. In sostanza, un tipo australiano ci insegna, senza nemmeno una parola pronunciata o scritta/disegnata, di ricostruire la civiltà.
Ha pure un canale su YouTube (https://www.youtube.com/channel/UCAL3JXZSzSm8AlZyD3nQdBA/videos), lo consiglio a tutti. Qui posto solo due suoi video.
La costruzione di una capanna:
Come accendere il fuoco:
Sono anni che non bevo più la birra (ho perso il gusto) e mi ricordo che Heineken non mi è mai piaciuto. La pubblicità, però, è bella:
Per l’edizione odierna del video domenicale ne avevo programmato uno veramente bello. Ma è stato cancellato su richiesta di una casa discografica. Maledite pure la BMG nelle vostre preghiere quotidiane.
Io, intanto, provo a consolarvi con il video su uno brutale poliziotto americano:
Un altro video simpatico sui selfie. Contrariamente al video precedente sulla questione, quello di oggi dovrebbe dimostrare la loro utilità… Ma è sempre una pubblicità.
La settimana scorsa c’era stata una grande nevicata sulla costa est degli USA. Qualcuno era riuscito a sfruttarla come si deve:
Molto probabilmente avete già visto questo video, quindi lo pubblico solo per non perderlo.
Ogni bella idea può essere dannegiata dal nome sbagliato attribuitole. Non sono gli occhiali razzisti, sono gli occhiali stereotipici.
Il video domenicale di oggi proviene da una telecamera installata sul propulsore di un Shuttle.
L’ho visto per la prima volta; mi ha incuriosito; ora lo condivido con voi.
Molto probabilmente avete già visto tutti questo video. Io, però, lo pubblico comunque. Lo faccio almeno per averlo nella propria collezione e poterlo trovare più facilmente in futuro.
La storia del video è la seguente. A partire dal lancio del primo Sputnik nel 1957, sull’orbita della Terra si è accumulata una quantità enorme di oggetti: satelliti, pezzi di navicelle spaziali, detriti vari… L’astronomo Stuart Grey dell’University College di Londra ha analizzato i dati di space-track.org e ha creato un modello dello spazio che circonda il nostro pianeta.
Tra pochi secoli quello sarà il nostro spazio vitale. Spero che tra pochi decenni diventi anche una fonte di rifiuti da reinserire nel ciclo produttivo.



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