L’archivio della rubrica «Video»

I risultati provvisori

Le votazioni che devono giustificare la nomina di Putin a un nuovo mandato presidenziale sono ancora in corso (oggi è l’ultimo dei tre giorni), ma oggi posso già postare un video che mostra i primi risultati parziali di quelle votazioni. Cosa succede nei vari seggi in giro per la Russia:

In realtà le manifestazioni sono più numerose, mentre il suddetto video mostra le loro tipologie più diffuse.


Battaglia navale

Il pattugliatore russo «Sergey Kotov» del progetto 22160 è stato varato il 29 gennaio 2021. La notte tra il 4 e il 5 marzo 2024 è stato distrutto nel Mar Nero, vicino allo stretto di Kerch, dalla marina ucraina con droni marini Magura V5: è stato colpito a poppa, a dritta e a sinistra. Non mi capita spesso di vedere i video delle operazioni del genere sul mare, dunque salvo queste immagini:

Dal punto di vista militare l’Ucraina raggiunge i successi più visibili proprio sul mare. Potrebbero sembrare meno significativi rispetto ai successi che vorrebbe (e vorremmo) vedere arrivare sulla terra ferma, ma in realtà hanno una loro importanza: incidono sulla logistica militare russa.


I video del funerale

Oggi utilizzo la rubrica domenicale per salvare alcuni video sempre del funerale di Alexey Navalny. Sicuramente ne avete già visti almeno alcuni.
Il primo video mostra una parte della fila delle persone comuni che si sono presentate al funerale. Chi ha fisicamente potuto farlo, ha ringraziato di genitori di Alexey per il loro figlio:

Il secondo video. Continuare la lettura di questo post »


Due anni

Volevo solo postare qualcosa riguardante la data di ieri: due anni di grande guerra in Ucraina. Tra i video disponibili nelle lingue comprensibili alla maggioranza dei lettori posso scegliere, per esempio, questo:

Le probabilità che i prossimi anniversari capitino nei tempi di pace sono quasi nulle, ma bisogna sperare.


Significa che siamo forti

La risposta di Alexei Navalny a una domanda del film del 2022 su cosa fare se venisse ucciso (con i sottotitoli in inglese):

E poi aggiungo una serie di brevi video da un mondo che potrebbe sembrarvi parallelo al vostro: come si comportano le cosiddette «forze dell’ordine» russe quando vedono le persone che manifestano il proprio disaccordo con il fatto di un omicidio. Se non capite il russo, non importa: dovrebbe essere sufficiente anche guardare: Continuare la lettura di questo post »


Nominato “eroe della Ucraina”

Zelensky e Zaluzhny si salutano, ma, secondo me, solo temporaneamente:

Ora Zaluzhny deve evitare (e spero che ci riesca) gli errori politici (tipo accettare qualche incarico che comporti l’attribuzione delle colpe varie) per essere eliminato del tutto.


La voce e l’udito

La qualità del video di oggi è pessima, ma non importa: prima di tutto va ascoltato. Un noto politico russo tenta di cantare l’inno russo assieme ai membri del «Dvizhenie pervyh» (il «Movimento dei primi», una organizzazione poco nota e poco attiva, creata per diffondere la parola di quel politico tra i coetanei).

Io rimango a favore di una preselezione tra gli aspiranti studenti di ogni tipo di istituto di istruzione, ma, allo stesso tempo, penso che tutti debbano avere la possibilità di studiare da qualche parte. Un tipo con le capacità di disegnare molto modeste deve comunque avere la possibilità di studiare la pittura; un tipo nato senza l’udito e senza la voce deve comunque avere la possibilità di studiare il canto. Così, probabilmente, il mondo diventa un po’ meno brutto…


Fortunatamente non so come esplodono gli aerei Il-76 con un carico di missili S-300 e come esplodono quelli senza un carico del genere. Ma vedo tanto fumo e tanto fuoco, mentre i corpi – o i loro frammenti – dei prigionieri di guerra ucraini presumibilmente presenti sull’aereo (dei quali la propaganda russa sta scrivendo così tanto) non sono ancora stati mostrati nemmeno sulle immagini censurate.

Ma un sacco di gente cerca di indovinare: cosa o chi, verso dove e da dove trasportava quell’aereo. Tentano di indovinare senza potersi basare su una quantità sufficiente di dati certi.
E, purtroppo, capisco perché le autorità ucraine non si affrettano a dire se abbiano abbattuto loro l’aereo. Se lo avessero abbattuto loro, sarebbe stato un buon successo militare. Ma potrebbero emergere dei dettagli che, pur non dipendendo da loro, possono eccitare negativamente le menti deboli della società.


Avvenuto il rilascio

La mattina del venerdì 19 gennaio, dopo l’attacco di un drone, è scoppiato un forte incendio in un deposito di petrolio nella città di Klintsy, nella regione di Bryansk. Secondo Alexander Bogomaz, il Governatore della regione, il drone di tipo aereo è stato soppresso dai mezzi di guerra elettronica del Ministero della «Difesa» russo, ma quando il drone è già stato distrutto, «è avvenuto il rilascio di una munizione sul territorio del deposito petrolifero di Klintsy» (N.B.: quella dell’ «avvenuto rilascio» è una espressione molto amata dalle autorità russe, la usano, per esempio, quando qualche aereo russo perde una bomba sul territorio russo oppure quando gli ucraini riescono a colpire qualcosa sempre sul territorio russo). L’area dell’incendio nel deposito petrolifero di Klintsy è stimata in 1000 metri quadrati, un treno dei pompieri è stato coinvolto nello spegnimento.

Chissà di chi era e perché andava in Russia quel drone… Voi avete qualche idea? Ahahahaha


Le fermate sicure

Quello di oggi è più uno slideshow che un video: illustra quale soluzione creativa (e, allo stesso tempo, una delle prime reali) hanno adottato le autorità della città russa di Belgorod per proteggere i propri concittadini dai bombardamenti ucraini intensificatisi nelle ultime settimane. Si tratta, prima di tutto, delle fermate dei mezzi pubblici:

Mi sa che ci metterete meno a vedere questo breve video che cercare o vedere una sequenza più o meno lunga di foto di qualità varia…
P.S.: rischio di dire una cosa poco popolare, ma mi dispiace per tutte le vittime civili innocenti di questa guerra inutile e criminale. Anche quando si tratta dei civili russi, si tratta di fatto delle persone uccise da Putin perché la guerra è stata una scelta sua.