Un tipo con il nick JeffHK ha pubblicato sul proprio canale su YouTube un video abbastanza curioso. Si tratta di un timelapse di 80.000 foto scattate durante il viaggio di 30 giorni che una nave portacontainer ha fatto dal Canale di Suez fino a Hong Kong.
Il video dura poco più di dieci minuti:
L’archivio della rubrica «Video»
Lo scrittore russo Leonid Kaganov (scrive prevalentemente nel genere di fantascienza), ci insegna a fomentare il barbecue in un modo altamente tecnologico:
In settimana ho visto il trailer di un cartone animato russo: «Cyberslav» (dovrebbe uscire nel 2019).
Cogliendo alcuni riferimenti simbolici al contesto attuale russo, so già che non riuscirò (nel senso di non vorrò) a vederlo. Si tratta di una forma di ripugnanza. Sarei curioso di sapere, invece, come possa essere accolto dagli spettatori europei che hanno – per fortuna! – la mente libera da alcune problematiche sociali e politiche.
Si potrebbe scegliere un gadget a caso tra quelli che abbiamo in casa, trovare la relativa pubblicità, salvarla da qualche parte e provare a rivederla tra qualche decennio. Chissà se la reazione sarà la stessa che si prova durante la visione di questa pubblicità:
Non so se tutti tra i cantanti più famosi avrebbero avuto il coraggio di interpretare lo stesso ruolo di Elton John.
Una bella pubblicità della Toyota. Avevo temuto una finale in stile Van Damme, ma per fortuna hanno evitato.
Sappiamo che i disegnatori dei cartoni animati ebbero una vita difficile prima della nascita dei computer moderni: dovettero disegnare fotogramma per fotogramma ogni movimento di ogni personaggio o oggetto. E meno male che ebbero l’idea di utilizzare gli strati delle pellicole trasparenti.
Pochi giorni fa ho scoperto che pure la realizzazione delle musiche dei cartoni animati fu un lavoro piuttosto impegnativo. Ecco un bel esempio:
Mi hanno sempre incuriosito le persone che producono i video come quello di oggi. Immagino che spendano un sacco di tempo per vedere una infinità di video con il protagonista, trovare e ritagliare le parole pronunciate con una giusta intonazione, montare il risultato finale… Anche se esistesse un modo di automatizzare almeno una parte del lavoro, si tratta comunque di un lavoro molto lungo e minuzioso.
Il video domenicale di oggi illustra come i non-inglesi vedono (e quindi comprendono) lo sport inglese.
Mi risulta che molto spesso è proprio vero.