Non mi stupisce il fatto che l’esercito russo non sia in grado di distinguere un aereo civile da un drone: ce lo insegna la storia pluridecennale.
Non mi stupisce nemmeno il fatto che Kadyrov e/o Putin (alla fine sicuramente entrambi) hanno deciso di fare in modo che quell’aereo azero cada in mare: «così tutti pensano che sia stato un incidente e sicuramente non si chiedono perché è volava sopra il mare».
Però mi dispiace un po’ per il fatto che in pochi fanno i dovuti complimenti ai piloti che sono riusciti a portare un aereo gravemente danneggiato in un posto sicuro: in un posto dove poteva salvarsi almeno qualcuno (e, in effetti, in molti si sono salvati).
E poi niente, per ora non voglio aggiungere altro. Procedo a salvare il video di quell’incidente:
Speravo di concludere l’anno con un video più allegro, ma ho ancora tempo…
L’archivio della rubrica «Video»
Con un solo video posso comunicare due concetti:
1) Putin è sempre più pazzo (e non penso che sia una grande notizia per le persone che non hanno dormito per tutti questi 25 anni);
2) Steve Rosenberg non solo è uno dei pochi giornalisti che si salvano alla strana BBC di oggi, ma pure in generale mi piace sempre più come giornalista.
Scusate per le immagini oscene mostrate…
Il video della tomba bruciata di Hafez Assad mi ha fatto ricordare, per l’ennesima volta, la tesi secondo la quale Putin avrebbe deciso di prendersi il pieno potere nello Stato e diventare un presidente a vita dopo la visione di quale fine aveva fatto Muammar Gheddafi (anche se la logica dovrebbe suggerire una scelta opposta).
Ecco, spero che abbia visto anche le immagini del video appena riportato. E che abbia cambiato velocemente le mutande.
Non so se qualcuno di voi si è accorto di una interessantissima invenzione dei protestanti georgiani: le «mitragliatrici per fuochi d’artificio» che vengono usati contro la polizia (la quale usa i cannoni ad acqua fredda).
È interessante anche dal solo punto di vista tecnico…
In settimana ho per caso visto un video storico… Il senatore Joseph Biden si rivolge all’allora Presidente degli USA George H. W. Bush il 25 novembre 1991, chiedendo di disarmare l’Ucraina e togliere a essa le armi nucleari:
Le condizioni mentali di Biden di oggi sono quelle che sono (purtroppo è l’età che le determina), ma spero comunque che si sia ricordato di quella propria esibizione nel contesto della situazione odierna.
È proprio vero: durante il discorso di Putin sull’uso del missile balistico «Oreshnik» le sue mani si sono comportate in modo piuttosto strano. Anzi, non si sono comportate:
Le persone cattive scrivono che questo è il risultato di un montaggio amatoriale, il quale avrebbe avuto lo scopo di nascondere una qualche malattia di Putin che non gli permette di tenere le mani ferme. Le persone non tanto cattive, invece, ricordano questo episodio Continuare la lettura di questo post »
Non so se tutti si sono accorti della proclamazione dei vincitori del concorso Drone Photo Awards 2024.
Le opere dei vincitori sono state suddivise in diverse categorie: città, animali selvatici, sport, persone, astratte, matrimoni e serie.
C’è anche la sezione video, dove ha vinto Vlad Vasylkevych con il suo filmato «1 Million Bombs Before». Eccolo:
Ma anche molte foto delle varie categorie sono belle, andate pure a vedere se interessati.
Anche se per me la capacità più importante rimane quella di vedere ciò che non vedono gli altri da una posizione simile alla mia.
Il giovedì 7 novembre Putin aveva parlato – nel corso di una esibizione pubblica di quasi tre ore – anche della elezione di Trump alla Presidenza americana: molto probabilmente ne avete sentito qualcosa anche voi. Per me, personalmente, la frase più divertente è «… lavoreremo con qualsiasi Capo di Stato …». Per fortuna o purtroppo, i rapporti tra gli Stati (indipendentemente da quali siano) non possono essere azzerati (possono variare solo l’intensità e i motivi dei contatti), ma proprio nel caso di Putin saranno in realtà gli altri a decidere se come lavorare con lui.
Potrebbe saperlo anche lui, ma si rivolgeva al pubblico interno… Però tutto questo non rende la suddetta espressione meno slegata dalla realtà.
L’intelligenza artificiale non mi spaventa per almeno due motivi, entrambi banali:
1) l’AI produce dei risultati sensati solo quando usata da una persona esperta nel proprio ambito (quindi una persona che sa come deve essere il risultato del lavoro e con quali passaggi ci si arriva a esso);
2) quella che deve spaventarci è la NI, cioè l’intelligenza naturale.
Il secondo motivo può essere illustrato con il video che segue: la sera del 31 ottobre 2024 a Dublino centinaia di persone sono andate a vedere il «Halloween Parade» preannunciato da un sito fake, i cui testi venivano generati da una AI. Ma in una capitale europea un sacco di gente si fida di ogni stronzata che legge non si capisce dove.
P.S.: sì, l’AI va usata nel lavoro per aumentare la propria produttività e/o liberare un bel po’ di tempo della propria unica vita.
È veramente strano il fatto che il partito di governo (e, in sostanza, filorusso) georgiano ha dimostrato — nel corso delle elezioni parlamentari di ieri — la conoscenza così scarsa delle tecniche «russe» di vincere le elezioni. In uno dei seggi, addirittura, hanno utilizzato un metodo invecchiato già cinque o sei anni fa:
La moda di oggi (in Russia, alla quale il partito si ispira) è inventare i risultati desiderati al momento della compilazione dei verbali, senza nemmeno contare le schede. Mentre qualche anno fa le schede utili per garantire la vittoria del «candidato giusto» arrivavano in valigie «dai votanti a domicilio» oppure venivano aggiunte quando il seggio ha già/ancora le porte chiuse.
Ma nei prossimi giorni vedremo se pure le conoscenze scarse siano bastate.
P.S.: no, non posso spiegarmi l’inattività della commissione del seggio.