L’archivio della rubrica «Video»

Finalmente mi piacciono

Il mercoledì 9 ottobre l’esercito ucraino aveva colpito un sito di stoccaggio di droni kamikaze Shahed – di produzione iraniana e utilizzati dall’esercito russo nella guerra in Ucraina – nel paese di Oktyabrskoye (nella regione russa di Krasnodar). Secondo lo Stato Maggiore, potrebbero esserci circa 400 droni.


Finalmente mi piacciono i Shahed!


Il primo anniversario del 7/X

Vedo attorno (e non solo oggi) una marea di coglioni che fanno finta di non avere visto tutto questo (non solo il 7 ottobre 2023):

Per ora sto riuscendo solo nel compito di ridurre la quantità dei suddetti coglioni nel mio spazio vitale.


Bisogna condividere la tecnologia

Spero che il prossimo viaggio internazionale di Vladimir Zelensky abbia come destinazione l’Israele: per chiedere come si distruggano i bunker assieme ai loro proprietari.

Sarà il know-how più utile di tutto nella situazione corrente.


L’entità delle esplosioni

Per me, le esplosioni nel deposito dei razzi di Toropets hanno la bellezza dei fuochi d’artificio… Notate non solo il «fungo», ma anche, all’inizio, la quantità di luce che è stata prodotta nell’orario notturno:

O, forse, avete già visto abbastanza video sull’argomento? Ma io volevo salvarne comunque qualcuno tra i miei post…


Loro mangiano…

Formalmente avrei potuto pubblicare il video odierno anche nella rubrica musicale del sabato… Però vorrei che questa opera venga apprezzata da tutti i punti di vista e da più gente possibile. E allora lo pubblico oggi:

Bene, Trump ha contribuito alla creazione di almeno una cosa bella.


2200 gradi Celsius

La CNN riferisce che l’Esercito ucraino stanno utilizzando «droni drago» (dragon drones), droni che lanciano una miscela di alluminio e ossido di ferro sulle fortificazioni russe. La temperatura di combustione della miscela è di circa 2200 gradi Celsius. Questa sostanza brucia rapidamente la vegetazione dove si nascondono i militari russi. La suddetta miscela può bruciare il metallo e ferire gravemente le persone. Ed è una di quelle cose che è molto vedere che cercare di immaginare leggendo un testo. Infatti, impressiona:

P.S.: l’esercito russo utilizza attivamente i razzi con tale miscela per i lanciarazzi multipli Grad.


Le cause del fumo

Questa settimana abbiamo avuto delle nuove conferme del fatto che in Ucraina hanno imparato a costruire i droni militari capaci di colpire a distanze grandi, più di mille chilometri. Dunque, ci sono stati degli incendi ad altre raffinerie di petrolio russe.

Alcuni funzionari dello Stato russo, però, negano tutto dicendo che il fumo che vedete nel filmato sia stato causato dal fatto che qualcuno ha incendiato l’erba secca nei campi. Sarà così?..


Sbagliare la direzione

All’inizio di questa settimana Putin ha fatto visita in diverse zone del Caucaso, ovviamente è passato anche a salutare il Governatore ceceno Ramzan Kadyrov. Proprio grazie all’incontro dei due abbiamo scoperto che Adam, il figlio sedicenne di Ramzan, ha qualche strano problema di vista (o di qualche altra parte della testa?!) perché nel corso della propria esibizione ha sempre sparato nella direzione sbagliata.

Non so bene quale sia il senso di una esibizione del genere (ma vedo che sono stati bravissimi il tecnico audio e l’operatore invisibile che faceva cadere i bersagli). Ma ora i lettori sanno come far salutare gli ospiti ai figli (anche quelli futuri, se non ne avete ancora).


Cercavo un video che raccogliesse un po’ di immagini varie dell’ingresso dell’esercito ucraino sul territorio russo. Utilizzo il presente post per «salvare» uno dei risultati:

Ora che sono state attirate in zona tante risorse militari russe, si può fare qualcosa, per esempio, in Crimea. Non necessariamente fare una operazione di terra, ma tagliare le poche vie di comunicazione con il continente costringendo l’esercito russo ai tentativi disperati a fare un salvataggio rapido della zona… Potrebbe diventare uno sviluppo «curioso» della guerra.


Le guardie

Uno dei video di questa settimana: le guardie di frontiera russe che si arrendono all’esercito ucraino vicino alla città russa di Sudža.

Secondo le varie fonti, si tratterrebbe complessivamente di un gruppo grande tra 20 e 50 persone. Sarebbero prevalentemente i militari del servizio di leva e i militari con grado non superiore a quello di sergente.
P.S.: come mi è già capitato di fare, sottolineo che per me anche questo episodio è una normale e logica evoluzione della guerra. Di ogni guerra.