L’archivio della rubrica «Video»

I “trofei”

Per tutto il mese di maggio a Mosca, davanti al «Museo della vittoria» (quello dedicato alla Seconda guerra mondiale), vengono esposti i mezzi militari occidentali «catturati sul campo di battaglia in Ucraina». Purtroppo (e «stranamente»), da nessuna parte è indicato per quale motivo, a quale scopo e con quale costo quei mezzi sono stati conquistati.
C’è chi ci va a vedere l’esposizione. Ma si potrebbe (qualcuno avesse abbastanza forze mentali) visitare il posto come se fosse uno zoo:

P.S.: così, in una zona museale si sono incontrate due guerre. La differenza tra le due sembra (sembra?) essere ignorata dagli organizzatori e visitatori.


Come diventare forti

Verso la fine della settimana scorsa si erano delle voci sulle condizioni di salute gravi del governatore ceceno Ramzan Kadyrov: si troverebbe nella fase avanzata di una malattia grave (non dico quale anche perché per il momento si tratta delle voci non confermate in alcun modo) ed è presumibilmente per questo che si assenta spesso dal posto di lavoro, si fa notare nella zona di un ospedale istituzionale a Mosca e ha un aspetto fisico decisamente peggiore rispetto a qualche anno fa.
Per smentire quelle voci, il 22 aprile Kadyrov aveva diffuso un video girato in una palestra:

Cosa ci illustra questo video? Ci illustra che tutti possiamo essere forti come Kadyrov: ci facciamo filmare in una palestra, ma senza inquadrare i pesi che muoviamo (a parte due o tre adesivi applicati ai manubri che in realtà chissà quanto pesano).
Ma non so se qualcuno di voi vuole essere come Kadyrov…


Durov da Carlson

Pavel Durov – che agli italiani dovrebbe essere noto prevalentemente (o, in casi estremi, solo) come il creatore e proprietario del Telegram – concede talmente poche interviste, che non potevo non condividere quella fatta da Tucker Carlson. Dal punto di vista giornalistico è una intervista un po’ debole (mentre per Durov è una evidente occasione per farsi un po’ di pubblicità), ma almeno fornisce le statisticamente rare parole dirette dell’intervistato.

A differenza del personaggio precedente, non ha riempito Carlson di pseudo-historical delirium.


La lotta al terrorismo

Qualche tempo fa avevo scritto che le forze «dell’ordine» russe non sanno e non vogliono lottare contro il terrorismo vero: lo fanno solo contro gli attivisti dell’opposizione. Ho scoperto di sbagliarmi, il video di oggi lo dimostra.
In sostanza, all’inizio di aprile nella città russa di Nizhny Tagil (nella regione di Ekaterinburg) la polizia ha fatto l’irruzione in un club di computer (un locale che una volta avremmo chiamo «internet point») e ha arrestato un utente che giocava a Counter-Strike dalla parte dei terroristi. Non si sa di cosa sia sospettato, ma, evidentemente, è un personaggio pericolosissimo:

Il mondo e la pace sono salvi.


I droni ucraini

Il martedì 2 aprile alcuni droni ucraini (compresi quelli costruiti sulla base degli aerei leggeri) hanno attaccato la città Elabuga (nella regione russa Tatarstan, a quasi mille trecento chilometri dal confine con l’Ucraina), dove si trova, tra l’altro, una fabbrica nella quale vengono assemblati i droni kamikaze di progettazione iraniana che l’esercito russo utilizza per colpire l’Ucraina. Un drone ha anche tentato di attaccare una raffineria a Nizhnekamsk di proprietà della Tatneft.

Come potete vedere e sentire – anche senza capire le parole – che ancora un po’ di persone ha improvvisamente capito (ad aprile 2024) di vivere in uno Stato che sta conducendo una guerra e, di conseguenza, è uno bersaglio naturale.


Altri sei anni

La settimana scorsa avevo per la mente un altro argomento per il video domenicale, dunque recupero oggi ciò che avrei potuto fare sette giorni fa.
Il designer russo Egor Zhgun (in Russia è abbastanza noto da anni per alcune sue opere grafiche animate e non) ha pubblicato, nell’occasione della recente «rielezione» di Putin all’ennesimo mandato presidenziale, la terza puntata del proprio cartone animato che riassume gli ultimi anni, appunto, della presidenza di Putin. Come le precedenti due, anche questa puntata contiene tantissimi dettagli: suppongo che la maggioranza di essi dovrebbe esservi facilmente comprensibile.

Se non capite qualcosa, chiedete pure.
Io, intanto, aggiungo i due video precedenti. Continuare la lettura di questo post »


In situazioni così tragiche come quella dell’attentato terroristico al Krokus City Hall, non ho proprio voglia di fingermi una agenzia di stampa o un chiaroveggente che sa da subito il nome colpevole. Quindi per ora non riuscirei a scrivere nulla di significativo, se non alcune parole di cordoglio per le vittime e la descrizione di una certa mia depressione.

Riesco ancora a leggere dei dettagli dell’accaduto. Più leggo, più vedo che in termini di stile e qualità dell’esecuzione l’attacco terroristico sembra un’azione organizzata da strutture statali (russe, come è già accaduto in qualche occasione precedente), mentre in base alla reazione dello Stato stesso all’accaduto sembra proprio l’opposto. Quindi continuo a leggere, preparandomi a trarre le prime conclusioni sensate.
E so già con certezza che in ogni caso il regime di Putin cercherà di trarre il massimo vantaggio da quanto è accaduto: dare la colpa di tutto all’Ucraina e agli altri nemici occidentali (ha già iniziato a farlo) e cercare di ottenere il sostegno morale della popolazione per eventuali repressioni interne e azioni aggressive esterne (hanno l’opportunità di attuare tutto questo, ma è in qualche modo più piacevole e comodo farlo con il sostegno della popolazione).
Ma un giorno sapremo tutta la verità: questa l’unica cosa della quale sono sicuro fin dall’inizio.


I risultati provvisori

Le votazioni che devono giustificare la nomina di Putin a un nuovo mandato presidenziale sono ancora in corso (oggi è l’ultimo dei tre giorni), ma oggi posso già postare un video che mostra i primi risultati parziali di quelle votazioni. Cosa succede nei vari seggi in giro per la Russia:

In realtà le manifestazioni sono più numerose, mentre il suddetto video mostra le loro tipologie più diffuse.


Battaglia navale

Il pattugliatore russo «Sergey Kotov» del progetto 22160 è stato varato il 29 gennaio 2021. La notte tra il 4 e il 5 marzo 2024 è stato distrutto nel Mar Nero, vicino allo stretto di Kerch, dalla marina ucraina con droni marini Magura V5: è stato colpito a poppa, a dritta e a sinistra. Non mi capita spesso di vedere i video delle operazioni del genere sul mare, dunque salvo queste immagini:

Dal punto di vista militare l’Ucraina raggiunge i successi più visibili proprio sul mare. Potrebbero sembrare meno significativi rispetto ai successi che vorrebbe (e vorremmo) vedere arrivare sulla terra ferma, ma in realtà hanno una loro importanza: incidono sulla logistica militare russa.


I video del funerale

Oggi utilizzo la rubrica domenicale per salvare alcuni video sempre del funerale di Alexey Navalny. Sicuramente ne avete già visti almeno alcuni.
Il primo video mostra una parte della fila delle persone comuni che si sono presentate al funerale. Chi ha fisicamente potuto farlo, ha ringraziato di genitori di Alexey per il loro figlio:

Il secondo video. Continuare la lettura di questo post »