L’archivio della rubrica «Viaggi»

Portiera, 11 agosto 2022

Ho finalmente pubblicato il rapporto fotografico sulla mia visita a Portiera (una frazione di San Giovanni Bianco) dell’11 agosto 2022.
Il racconto illustra, tra le altre cose, un principio banalissimo ma spesso dimenticato dai turisti semplici: anche un paesino minuscolo può rivelarsi un luogo bello e interessante da vedere.


Varzi, 3 giugno 2022

Ho finalmente pubblicato il rapporto fotografico sulla mia visita a Varzi del 3 giugno 2022.
Non so se tutti i miei lettori conoscevano questo posto… Io ho saputo della sua esistenza solo «grazie» alla pandemia del Covid-19.


Cantù, 28 dicembre 2021

Ho finalmente pubblicato il rapporto fotografico sulla mia visita a Cantù del 28 dicembre 2021.
Qual è la prima cosa che vi viene in mente quando leggete (o sentite) il nome di quel comune? E ne sapevate qualcos’altro? Ecco…


Albino, 24 dicembre 2021

Ho finalmente pubblicato il rapporto fotografico sulla mia visita ad Albino del 24 dicembre 2021.
E sono costretto ad anticipare alcune domande particolarmente «divertenti»: no, a Leffe non ci sono (ancora) stato…


Alessandria, 6 dicembre 2021

Ho finalmente pubblicato il rapporto fotografico sulla mia visita ad Alessandria del 6 dicembre 2021.


Varenna, 18 agosto 2021

Ho finalmente pubblicato il rapporto fotografico sulla parte conclusiva della mia grande camminata in montagna nell’agosto 2021: la mia breve visita a Varenna.


Lierna, 18 agosto 2021

Ho finalmente pubblicato il rapporto fotografico sulla mia visita a Lierna di agosto. Uno dei miei viaggi più «naturalistici» di sempre.


Bellano, 10 agosto 2021

Ho finalmente pubblicato il rapporto fotografico sulla mia visita a Bellano di agosto. Era passato quasi un anno dal mio ultimo viaggio turistico! 356 giorni, per essere precisi. Maledetta pandemia…


Un sentiero semisegreto

Come è già successo l’anno scorso – per dei motivi in parte largamente noti –, anche questo mio agosto è stato caratterizzato dai viaggi turistici abbastanza «smart». In particolare, nelle due settimane passate mi sono limitato allo studio delle montagne e di alcuni centri abitati nella zona di Lecco. Si è trattato comunque di una esperienza molto positiva. Appena trovo del tempo per selezionare le foto e scrivere i testi, ne parlerò, come da tradizione, nella sezione «viaggi» del mio sito. Già ora, però, vorrei mettere in evidenza una questione utile ai turisti e ai gestori delle infrastrutture turistiche.
Qualcuno dei presenti potrebbe conoscere il sentiero del Viandante: un bellissimo percorso di montagna che permette di camminare per quasi 50 km da Lecco a Colico lungo la sponda orientale del lago di Como. È un percorso in alcuni tratti facile e in altri abbastanza impegnativo, in alcuni tratti sarebbe anche adatto per le passeggiate relativamente tranquille con tutta la famiglia e in altri è un vero sentiero di montagna (che passa in mezzo alle foreste, sulle rocce e sui bordi dei dirupi). Ma è sempre un sentiero bellissimo che consente di visitare diversi paesi, borghi e castelli, stare in mezzo alla natura e contemplare dall’alto – a volte molto dall’alto – il lago di Como.
Ma, porco innominabile, lo stesso sentiero ha anche un grandissimo difetto: i segnavia fatti un po’ a cazius. A volte, per esempio, i segnavia spariscono improvvisamente proprio nei punti decisivi. Così, a Bellano, in mezzo a un incrocio periferico, troviamo un cartello con il nome del sentiero, ma non la freccia: quindi i turisti sono costretti a vagare per il paese a caso, in cerca di qualche altro indizio (ho incontrato diverse persone ugualmente disorientate e ho avuto l’occasione di dimostrare di non essere il caso più disperato al mondo…). Una situazione simile si osserva sul territorio di Fiumelatte (una frazione di Varenna) dove i segnavia sono posizionati talmente male da indurre un turista medio ad abbandonare il sentiero e finire sulla strada provinciale che passa molto più in basso.
Di conseguenza, ho ben due inviti da proclamare.
Prima di tutto, invito tutti gli amanti delle camminate a procurarsi in anticipo una buona mappa topografica e, in ogni caso, a mantenere sempre la massima concentrazione per riuscire a fare tutto il Viandante – o almeno il pezzo prescelto – senza sbagliare fastidiosamente strada.
In secondo luogo, invito gli addetti alla manutenzione del sentiero Viandante (ma esistono?) a risolvere, finalmente, la situazione brutta con i cartelli. Perché per ora sono gli escursionisti esperti (e tanto gentili) a salvare i propri colleghi futuri: lo fanno aggiungendo delle indicazioni utili ai cartelli incompleti esistenti con un pennarello:

Oppure indicando le destinazioni più cercate (si veda la freccia in alto) per non costringere qualcuno a fare chilometri di salite e discese in qualche direzione sbagliata:

Ma alcuni dei problemi critici descritti prima esistono ancora.
Detto tutto questo, ribadisco che il sentiero del Viandante è un percorso bellissimo sia dal punto di vista turistico che quello sportivo. Lo consiglio a tutte le persone adulte con le gambe forti e il carattere adatto.


Chiavenna, 19 agosto 2020

Ho finalmente pubblicato il rapporto fotografico sulla mia visita a Chiavenna di agosto, quindi sul mio viaggio probabilmente più «sportivo» degli ultimi anni.