L’archivio della rubrica «Viaggi»

Armarium

Sto scoprendo in questo periodo il bellissimo libro di Henry Petrosky «The Book on the Bookshelf». Si tratta di uno studio sulla evoluzione del libro (inteso come oggetto) e della libreria: sembra interessante ma voglio finirlo prima di essere sicuro di poterlo consigliare a voi.

Perché ne scrivo già ora? Perché nel libro in questione ho trovato una preziosa informazione da aggiungere al mio racconto sul monastero di Certosa di Pavia pubblicato nel 2012.

Sulla foto che segue vedete una parte degli interni di una cella. A interessarci sono i ripiani a sinistra del camino:

Ebbene, questa rientranza è la versione monasteriale dell’armarium, cioè una libreria chiudibile a chiave, molto diffusa all’epoca dei Codici. In origine serviva per conservare in sicurezza, anche dai monaci-«colleghi», i preziosi manoscritti presi in prestito dalla biblioteca comune. L’armarium personale era dunque sempre dotato di uno sportello (si vedono ancora i resti delle cerniere) e le pareti rivestite in legno (per proteggere i manoscritti dalla umidità).

Nelle celle dei monaci, in tutti i monasteri europei, gli armarium erano sempre (o quasi) attrezzati nelle apposite rientranze delle pareti e fatti già al momento della costruzione della cella. Non sono da confondere con gli armarium delle biblioteche (dei veri e propri armadi chiudibili a chiave), con le antiche casse per i libri o addirittura con i mobili dell’età romana.

E con questo posso concludere la lezione di storia di oggi.


Remondò, 1 giugno 2015

E’ pronto il fotoracconto sulla mia visita a Remondò.


Gambolò, 1 giugno 2015

E’ pronto il fotoracconto sul mio viaggio a Gambolò.


Port pubblicitario che mi comporta un notevole guadagno

Se state già (o ancora) pianificando le vacanze, considerate pure questo posto. Conoscendo uno dei proprietari, posso garantire la qualità di quanto è offerto e la serietà di chi propone.


Le strane somiglianze

Mentre stavo preparando, per uno dei giorni del «weekend lungo», un viaggio in provincia di Pavia, mi ero accorto di una strana somiglianza… Si potrebbe farne il classico gioco del tipo «trovate N differenze».

P.S.: qualcuno dei miei lettori, infatti, sa già che la mia faccia ha ora il colore di un pomodoro quasi maturo.


Piacenza, 22 febbraio 2015

Ho finalmente scritto e pubblicato il fotoracconto sul mio viaggio a Piacenza di fine febbraio.


Milano, 3 aprile 2015

C’è qualcosa di nuovo a Milano? Qualcosa c’è. Per esempio, ci è voluto l’avvicinarsi dell’EXPO per sistemare la pavimentazione sconnessa di piazza Duomo.

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Fotodebiti

Mi sono accorto di alcuni debiti fotografici con i miei lettori. Oggi posto un po’ di Milano di febbraio, mentre la settimana prossima arriverà il turno di aprile.


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Il castello di Robbio

Poco più di due settimane fa una lettrice, reagendo al mio reportage su Robbio, mi ha segnalato che il castello di Robbio (per le cui condizioni mi ero dispiaciuto) è stato messo all’asta. (Non ho ancora l’autorizzazione di pubblicare il contenuto della sua mail…)

Si tratta di una asta giudiziaria che avrà luogo presso il Tribunale di Monza domani, il venerdì 6 marzo 2015. Il prezzo base per un castello del XIV secolo di 2460 mq è di 698.500 euri. Se non consideriamo le spese di restauro, potremmo dire che è un prezzo più che buono.

Chiunque lo compri (possibilmente già domani), speriamo che ne faccia un buon uso.

A tutti gli interessati che si stanno mangiando le mani per l’impossibilità di tirare fuori 700 mila euro, comunico che oltre al lotto principale ce ne sono altri due. Se ho capito bene il testo dell’annucio, questo pezzo dovrebbe partire da un prezzo base di 33 mila euro (nel mio archivio fotografico si trova di tutto):
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Indovinate la città

La domanda del secolo ai miei lettori viaggiatori: riuscite a indovinare in centro di quale città italiana si può ammirare questo paesaggio?

Non è finto, ecco un’altra foto del quartiere: Continuare la lettura di questo post »