L’archivio della rubrica «Internet»

L’epidemia dilaga

Una delle leggi della natura digitale può essere formulata in questo modo:

Gli sviluppatori di un qualsiasi sito lo migliorano fino a renderlo inutilizzabile.

Il noto — e apprezzato da tanti — sito ebay non è stato risparmiato dalla suddetta legge. Alcuni giorni fa mi sono accorto che la sezione del mio account dedicata alle vendite è stata notevolmente «migliorata». In particolare, per esempio, sono stati ridisegnati i bottoni: ora sono giganteschi come se i designer avessero deciso di seguire la moda di quasi dieci anni fa. Ma il miglioramento molto più interessante è la scomparsa delle azioni di gruppo: non c’è più modo di applicare la stessa azione — tranne «elimina» — a più oggetti in vendita selezionati, bisogna fare una lunga procedura per ogni singolo oggetto.
I miei sinceri complimenti a quei sviluppatori che sono finalmente riusciti a farmi pensare a una piattaforma alternative!


La mappa dei campi

L’Onesoil è un curioso progetto belorusso.
Consiste in una mappa molto dettagliata dei campi agricoli europei e statunitensi degli ultimi tre anni. Possiamo osservare cosa, dove e su quali superfici viene seminato, come evolve l’agricoltura occidentale.
Anche se non vi importasse alcunché della agricoltura, potreste trovare le mappe belle almeno dal punto di vista estetico (quando ingrandite, aspettate qualche frazione di secondo il caricamento dei nuovi dettagli).

Ripeto l’indirizzo del progetto: https://map.onesoil.ai/


Inerario, § 12

Nel nuovo paragrafo di Inerario (§ 12) illustro come può essere realizzato il reindirizzamento dei visitatori del sito tramite gli script in HTML, PHP, JavaScript e JSP
http://www.eugigufo.net/it/inerario/paragrafo12/


Google minus

Senza provare alcun sentimento particolare, ho appreso dal blog ufficiale di Google che tra 10 mesi (quindi entro la prima metà dell’agosto 2019?) verrà chiuso ai privati il social network Google+.
Potrei provare una specie di nostalgia perché nel sempre meno vicino 2011 — l’anno di apertura del Google+ — avevo guadagnato la possibilità di registrarmi un account quando lo si faceva ancora solo su invito (come nel periodo iniziale del Facebook). Ma non riesco proprio a provare questa nostalgia: non ho mai capito a cosa possa servire un social network privo di alcuna funzionalità interessante e di utenti attivi. Secondo i dati dello stesso Google, non sono l’unico: più del 90% degli utenti registrati passa al massimo 5 secondi al giorno su Google+.
Da diversi anni Google continua, con un buon ritmo, a partorire e uccidere delle creature di qualità e popolarità molto varie. Di solito si tratta di un processo tecnico giustificabile almeno dalla necessità di proporre delle sfide nuove al proprio team di programmatori e manager. Inoltre, si tratta sempre dei gesti di enorme fiducia nella capacità dei propri clienti di arrangiarsi. L’assassinio più noto, triste e pianto dalla gente è stato quello di Picasa. Ora, invece, è finalmente arrivata la prima constatazione della morte. Quella di Google+, appunto.


Inerario, § 11

Nel nuovo paragrafo di Inerario (§ 11) illustro come può essere realizzato il reindirizzamento (redirect 301) tramite il file di configurazione del server: .htaccess e web.config.
http://www.eugigufo.net/it/inerario/paragrafo11/


Per i poeti di oggi

Sono portato a pensare che il progresso tecnologico tocchi tutti i mondi più o meno allo stesso modo. Di conseguenza, la differenza sostanziale tra il paradiso e l’inferno nei quali finiranno le persone del XXI secolo, si esprimerà non nei termini della sofferenza fisica.
Volete un esempio concreto? Leggete. All’inferno del XXI secolo non avremo la possibilità di saltare l’annuncio dopo n secondi. Mentre al paradiso saremo totalmente liberi dalla pubblicità.
Tutto qui.


La festa globale

Vi sarete sicuramente accorti che giovedì 27 settembre Google ha festeggiato i primi 20 anni di vita. L’azienda è stata fondata il 2 settembre 1998 e il dominio è stato registrato ancora prima: il 15 settembre 1997. Per dei motivi che non mi sono del tutto chiari, però, il compleanno è già stato festeggiato in due date diverse da quelle appena indicate: il 7 e il 27 settembre.
Ma il presente post non è dedicato alle ricerche della cronologia scientificamente esatta. Il vero argomento è la portata dei festeggiamenti. Prima di tutto vediamo il doodle del 27 settembre 2018:

E ora vediamo il logo di uno dei suoi maggiori concorrenti (Yandex.ru aperto il 23 settembre 1997), cambiato per l’occasione nella stessa data:

Questo è l’internet che mi piace.


I wikituristi

Le amministrazioni comunali interessate all’aumento dei turisti e/o residenti nei propri centri abitati hanno a disposizione uno strumento pubblicitario potentissimo e completamente gratuito. Ma, per un motivo che non riesco a immaginare, in moltissimi casi non lo sfruttano.
Quel strumento si chiama Wikipedia. Ne avete già sentito parlare? È un piccolo sito web dove ogni comune può creare/ampliare la propria pagina per spiegare a tutto il mondo come raggiungere il proprio territorio, perché merita di essere visitato, in base ai quali elementi può essere valutata la qualità della vita etc. Ma un sacco di località italiane ignora questa opportunità: me ne sono accorto già da tempo pianificando i miei viaggi o preparando i testi sui viaggi svolti.
Conviene comprendere che il principio «chi è fuori dall’internet è fuori dall’economia» vale non solo per le aziende.


La festa futura

Mi hanno ricordato che ieri in Russia era una festa professionale informale: il Giorno dei programmatori.
Pur non facendo più parte — da anni — di quella categoria professionale, vorrei comunque aggiungere il mio contributo alle «celebrazioni».
Vorrei augurare a un certo Mark Zuckerberg di assumere, finalmente, qualche programmatore dotato di cervello. Perché sono mesi che sto cercando di superare quel algoritmo del Facebook che mi chiede di mostrare come una mia applicazione esegue delle operazioni che in realtà non esegue. Non avete capito qual è il problema? OK, lo traduco in un linguaggio più semplice. Immaginate che qualcuno vi chiede di dimostrare in prima persona che, per esempio, vi siete suicidati.
Insomma, il giorno della assunzione di un vero programmatore al Facebook sarà il Giorno internazionale dei programmatori.
«Ma non vede che sono vivo?»
«Non importa, secondo le nostre nuove regole deve dimostrare di essersi suicidato».


La saggezza della settimana

Uno dei modi migliori di sprecare tempo è salutarsi nelle conversazioni via e-mail e vari messenger. Ha senso di farlo solo nel momento del primo contatto. Questo primo saluto da il via a una conversazione ininterrotta (secondo i criteri/ritmi della vita online) che può durare anche decenni (se siete entrambi fortunati).
Ma, visto che pure i decenni della vostra unica vita sono limitati, potete evitare di sprecare il tempo per i rituali privi di senso.