L’archivio della rubrica «Internet»

Abbellire i testi su Facebook

I semplici post (o «status») su Facebook vengono creati nell’editor di testo più primitivo che non permette di mettere le parole in grassetto o corsivo, di barrarle o di sottolinearle. Ma tutte queste azioni potrebbero a volte essere utili.
Per fortuna esistono dei servizi esterni capaci di eseguire le operazioni elencate lavorando con l’unicode (a sua volta compreso da Facebook).
Uno di tali servizi è il Facebook format tool. Esso è semplicissimo da usare: inserite il testo, lo abbellite come volete, copiate il risultato nel buffer e poi lo incollate nell’editor di Facebook.

Il risultato pubblicato:

L’unico difetto grosso di questo strumento è l’applicabilità ai soli caratteri latini (comunque sufficienti per una buona parte dei miei lettori).
Per poter lavorare anche con il cirillico potremmo usare il servizio PiliApp, dove però mancano il grassetto e il corsivo.

Il risultato pubblicato:

Spero che siano utili anche a voi.


Le vie d’acqua

Qualche giorno fa ho trovato un progetto curioso: una serie di mappe con le linee spartiacque. Qui riporto solo tre esempi.
Il mondo in generale:

L’Europa:
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Con il presente post presento, finalmente, le tre nuove funzionalità del mio sito.
All’inizio di gennaio avevo letto (e poi scritto) del Calendario Internazionale Fisso. Proprio in quei giorni mi ero ricordato di una mia vecchia idea mai realizzata: quella di trasformare in un servizio-web uno dei capitoli del libro «Giochi ed enigmi matematici» di Martin Gardner. In quel capitolo si spiega il metodo di determinare il giorno della settimana per qualsiasi giorno di qualsiasi anno. Ho quindi pensato di non mettere a una ulteriore prova la propria memoria e di non rischiare a fare morire la mia vecchia idea per la seconda volta. Non è certo di chissà quale originalità, ma una idea realizzata è sempre una fonte di soddisfazione.
Informandomi sulle funzioni del PHP più adatte alla realizzazione dell’idea, mi sono però ricordato che non è più necessario scrivere un algoritmo difficile quanto quello di Gardner. La maggior parte del lavoro è stata fatta dagli svilupatori del HTML e del PHP: i due linguaggi si sono evoluti tantissimo anche nella gestione delle date. Sono quindi riuscito a elaborare la parte del calcolo con una velocità anomala (almeno per i miei standard).
Insomma, evito di sovracaricare i miei lettori con dei dettagli tecnici e passo subito a presentare il risultato. Lo faccio così tardi solo perché il perfezionamento di alcuni dettagli era stato messo in pausa per dare la precedenza agli impegni lavorativi più urgenti.
Ora sul mio sito sono disponibili ben tre nuovi strumenti:
1. Il generatore dei calendari – è lo strumento che permette di generare il calendario di qualsiasi anno scelto dall’utente a partire dall’1 d.C..
eugigufo.net/it/tools/calende/
2. Il calcolatore dei giorni della settimana – è lo strumento che calcola il giorno della settimana corrispondente a qualsiasi data scelta dall’utente:
eugigufo.net/it/tools/chenonsiaunlunedi/
3. Il misuratore del periodo – è lo strumento che calcola la distanza temporale tre le due date scelte dall’utente, mostrando la quantità degli anni, dei mesi e dei giorni compresi nel periodo indicato.
eugigufo.net/it/tools/daquantotempo/
Ecco, attualmente sto pensando sulla opportunità di dare la possibilità di salvare il risultato prodotto da ognuno dei tre strumenti in formato PDF. Certo, un utente medio dovrebbe essere capace di farlo anche con le funzionalità del proprio browser, ma forse un buttone presente direttamente sulla pagina potrebbe essere un giocattolo in più apprezzato da una parte dei visitatori?
In ognicaso, sono sempre benvenuti i consigli dei visitatori circa la creazione dei nuovi strumenti e il miglioramento di quelli già esistenti.


Miliardi di compositori

Farei notare che il doodle odierno dedicato al compleanno di Johann Sebastian Bach non è una semplice immagine animata. Cliccandoci sopra accederete allo strumento – basato su una rete neurale artificiale – che permette di comporre, salvare e condividere una melodia.
Non è solo un piacevole passatempo per le persone annoiate poco impegnate nel corso di una qualunque giornata di lavoro, ma anche uno strumento utile per creare una musichetta libera dal copyright (quindi utilizzabile gratuitamente anche per le opere che si intende pubblicare da qualche parte).


Innovazione totale

La Tesla ha annunciato di intendere a chiudere, nei prossimi mesi, la maggioranza dei propri negozi fisici e passare alle sole vendite online.
Direi che era l’ora di fare questo passo in avanti logico. Una azienda innovativa non dovrebbe aggrapparsi alle modalità di vendita obsolete. Non sono ancora un potenziale acquirente di una Tesla, ma già da anni non comprendo l’utilità pratica e la convenienza economica dei negozi offline.
L’unico aspetto potenzialmente divertente di questa scelta sarebbe il classico campo per la selezione della quantità degli articoli da acquistare nel futuro negozio online della Tesla.


Miliardi di persone inesistenti

Guardate bene le foto di queste persone:

Tutte queste persone non esistono e non sono mai esistite.
A ogni visita al sito This Person Does Not Exist la rete neurale artificiale forma una nuova immagine di una persona inesistente. Per vedere comparire una «foto» diversa è sufficiente anche semplicemente aggiornare la pagina.
A volte, però, l’algoritmo sbaglia con qualche elemento del volto, dello sfondo o degli accessori (per esempio gli occhiali). E a volte alcune «foto» sembrano dei ritagli di bassa qualità.

Ma è comunque un progetto interessante. Alla sua base c’è l’algoritmo StyleGAN sviluppato dalla nVidia. Il relativo sito è stato creato dallo sviluppatore dell’Uber Philip Wang.


I rifiuti spaziali

Il progetto «Stuff in Space» è la visualizzazione di tutta la merda che gira ora attorno al nostro pianeta. Scrivo «ora» perché la visualizzazione è aggiornata in «tempo reale» dai satelliti.

Ripeto il link per i curiosi: http://stuffin.space/


Illudere la gente

Sono veramente inimmaginabili le motivazioni che spingono gli sviluppatori dell’Instagram a mantenerlo a un livello tecnico così basso. L’app è piena di difetti che diventano evidenti anche un utente non esperto già in occasione del primo utilizzo.
Altrettanto incomprensibili sono le motivazioni di quegli utenti che promettono ai propri lettori un testo lungo e potenzialmente interessante nascosto sotto il link «more»…

… ma che in realtà lo usano solo per nascondere Continuare la lettura di questo post »


Il buon vecchio Skype

Alcuni dei miei lettori potrebbero sapere che a partire dal 28 gennaio non è più possibile utilizzare la vecchia versione di Skype.
Allo stesso tempo, però, io so che molte persone detestano la nuova versione di Skype e sarebbero disposti a dare mezzo regno per poter continuare a usare quella vecchia. Ecco, se conoscete anche voi delle persone così, inviate a loro il link a questo post. Perché io ho bisogno di mezzo regno ho trovato il modo di aggirare l’aggiornamento forzato e continuare a utilizzare la vecchia versione di Skype.
Per comodità divido il metodo in otto passaggi, i primi sette dei quali dovranno essere eseguiti solo una volta nella vita (del vostro computer).
Passaggio № 1. Prima di tutto bisogna scaricare la versione 7.41.32.101 dal sito ufficiale di Skype.
Passaggio № 2. Ora dobbiamo fare delle modifiche al file hosts del computer. A tal fine bisogna avere i diritti di amministrazione del sistema, quindi procediamo nel modo seguente. Nella barra di ricerca di Windows digitiamo «Blocco note», clicchiamo con il tasto destro sul nome del programma e lo eseguiamo come amministratore.

Passaggio № 3. Continuare la lettura di questo post »


I siti web da salutare

Per oggi pomeriggio proporrei ai miei carissimi lettori un gioco interessante.
Andate con serenità su questo sito e eseguite i seguenti passaggi:
– scrollate un po’,
– inserite nell’unico campo della form l’indirizzo di un qualsiasi sito,
– cliccate su «Test!»,
– scoprite se a partire dal 1 febbraio il sito da voi indicato sarà ancora accessibile.

Se non siete ancora tanto aggiornati sull’argomento, vi spiego brevemente io la situazione. In sostanza, a partire dal 1 febbraio 2019 non sarà più supportata la versione obsoleta del DNS (il sistema dei nomi di dominio). Di conseguenza, i siti residenti sui server privi della estensione EDNS saranno inaccessibili o fortemente rallentati.
I maggiori dettagli si trovano sul sito citato all’inizio del presente post: non riuscirei mai a elaborare una spiegazione migliore di quella.
Io, nel frattempo, sto cercando di capire se il mio hosting-provider si stia aggiornando in vista degli eventi immenenti e, di conseguenza, sto tirando aggiornando le mie conoscenze del linguaggio poco nobile.