L’archivio della rubrica «Internet»

Miliardi di compositori

Farei notare che il doodle odierno dedicato al compleanno di Johann Sebastian Bach non è una semplice immagine animata. Cliccandoci sopra accederete allo strumento – basato su una rete neurale artificiale – che permette di comporre, salvare e condividere una melodia.
Non è solo un piacevole passatempo per le persone annoiate poco impegnate nel corso di una qualunque giornata di lavoro, ma anche uno strumento utile per creare una musichetta libera dal copyright (quindi utilizzabile gratuitamente anche per le opere che si intende pubblicare da qualche parte).


Innovazione totale

La Tesla ha annunciato di intendere a chiudere, nei prossimi mesi, la maggioranza dei propri negozi fisici e passare alle sole vendite online.
Direi che era l’ora di fare questo passo in avanti logico. Una azienda innovativa non dovrebbe aggrapparsi alle modalità di vendita obsolete. Non sono ancora un potenziale acquirente di una Tesla, ma già da anni non comprendo l’utilità pratica e la convenienza economica dei negozi offline.
L’unico aspetto potenzialmente divertente di questa scelta sarebbe il classico campo per la selezione della quantità degli articoli da acquistare nel futuro negozio online della Tesla.


Miliardi di persone inesistenti

Guardate bene le foto di queste persone:

Tutte queste persone non esistono e non sono mai esistite.
A ogni visita al sito This Person Does Not Exist la rete neurale artificiale forma una nuova immagine di una persona inesistente. Per vedere comparire una «foto» diversa è sufficiente anche semplicemente aggiornare la pagina.
A volte, però, l’algoritmo sbaglia con qualche elemento del volto, dello sfondo o degli accessori (per esempio gli occhiali). E a volte alcune «foto» sembrano dei ritagli di bassa qualità.

Ma è comunque un progetto interessante. Alla sua base c’è l’algoritmo StyleGAN sviluppato dalla nVidia. Il relativo sito è stato creato dallo sviluppatore dell’Uber Philip Wang.


I rifiuti spaziali

Il progetto «Stuff in Space» è la visualizzazione di tutta la merda che gira ora attorno al nostro pianeta. Scrivo «ora» perché la visualizzazione è aggiornata in «tempo reale» dai satelliti.

Ripeto il link per i curiosi: http://stuffin.space/


Illudere la gente

Sono veramente inimmaginabili le motivazioni che spingono gli sviluppatori dell’Instagram a mantenerlo a un livello tecnico così basso. L’app è piena di difetti che diventano evidenti anche un utente non esperto già in occasione del primo utilizzo.
Altrettanto incomprensibili sono le motivazioni di quegli utenti che promettono ai propri lettori un testo lungo e potenzialmente interessante nascosto sotto il link «more»…

… ma che in realtà lo usano solo per nascondere Continuare la lettura di questo post »


Il buon vecchio Skype

Alcuni dei miei lettori potrebbero sapere che a partire dal 28 gennaio non è più possibile utilizzare la vecchia versione di Skype.
Allo stesso tempo, però, io so che molte persone detestano la nuova versione di Skype e sarebbero disposti a dare mezzo regno per poter continuare a usare quella vecchia. Ecco, se conoscete anche voi delle persone così, inviate a loro il link a questo post. Perché io ho bisogno di mezzo regno ho trovato il modo di aggirare l’aggiornamento forzato e continuare a utilizzare la vecchia versione di Skype.
Per comodità divido il metodo in otto passaggi, i primi sette dei quali dovranno essere eseguiti solo una volta nella vita (del vostro computer).
Passaggio № 1. Prima di tutto bisogna scaricare la versione 7.41.32.101 dal sito ufficiale di Skype.
Passaggio № 2. Ora dobbiamo fare delle modifiche al file hosts del computer. A tal fine bisogna avere i diritti di amministrazione del sistema, quindi procediamo nel modo seguente. Nella barra di ricerca di Windows digitiamo «Blocco note», clicchiamo con il tasto destro sul nome del programma e lo eseguiamo come amministratore.

Passaggio № 3. Continuare la lettura di questo post »


I siti web da salutare

Per oggi pomeriggio proporrei ai miei carissimi lettori un gioco interessante.
Andate con serenità su questo sito e eseguite i seguenti passaggi:
– scrollate un po’,
– inserite nell’unico campo della form l’indirizzo di un qualsiasi sito,
– cliccate su «Test!»,
– scoprite se a partire dal 1 febbraio il sito da voi indicato sarà ancora accessibile.

Se non siete ancora tanto aggiornati sull’argomento, vi spiego brevemente io la situazione. In sostanza, a partire dal 1 febbraio 2019 non sarà più supportata la versione obsoleta del DNS (il sistema dei nomi di dominio). Di conseguenza, i siti residenti sui server privi della estensione EDNS saranno inaccessibili o fortemente rallentati.
I maggiori dettagli si trovano sul sito citato all’inizio del presente post: non riuscirei mai a elaborare una spiegazione migliore di quella.
Io, nel frattempo, sto cercando di capire se il mio hosting-provider si stia aggiornando in vista degli eventi immenenti e, di conseguenza, sto tirando aggiornando le mie conoscenze del linguaggio poco nobile.


Le password rubate

La settimana scorsa l’esperto della sicurezza digitale Troy Hunt ha scritto della esistenza di un database delle 1.160.253.228 combinazioni email-password rubate. In sostanza si tratta dei dati d’accesso completi ai vari siti. Molto probabilmente tra quei dati sono presenti anche i vostri: controllate pure sul sito haveibeenpwned.com
Come potete vedere, pure uno dei miei indirizzi utilizzati per i vari login è finito nelle mani dei hacker relativamente a ben due siti.

Stranamente, uno di quei siti mi è sempre sembrato Continuare la lettura di questo post »


Inerario, § 16

Il nuovo paragrafo di Inerario (§ 16) è dedicato a un metodo alternativo (o, se volete, complementare) di regolare la comparsa del proprio sito tra i risultati di ricerca. Si tratta del meta tag robots.
http://www.eugigufo.net/it/inerario/paragrafo16/


Bruegel nei dettagli

Per coloro che in questo periodo dell’anno avessero più tempo libero del solito, consiglio un progetto artistico interessantissimo. Si tratta dei quadri di Pieter Bruegel digitalizzati con una risoluzione incredibilmente grande.

Oltre al semplice studio attendo della tecnica del grande pittore, il sito di cui sopra permette di fare anche alcune scoperte curiose. Per esempio, molte persone possono finalmente scoprire ciò che Bruegel, a differenza dei critici e storici d’arte, riteneva una cosa normalissima, divertente, per nulla indecente e, al contrario, degna di nota. In sostanza, su quasi tutti i suoi quadri è presente qualche personaggio non centrale «ripreso» in una situazione imbarazzante.
Prendiamo, per esempio, uno dei suoi quadri più famosi: «Grande Torre di Babele» (1563). E cominciamo a ingrandire… Continuare la lettura di questo post »