L’archivio della rubrica «Internet»

Il finto preoccupato

L’articolo di Christopher Hughes su The New York Times, dove l’autore (e co-fondatore di Facebook) propone al Governo statunitense di intervenire sulla struttura di una azienda privata sembra più la lamentela di una persona invidiosa (rimasta fuori troppo presto) che la preoccupazione per la protezione degli utenti.

Io, per soddisfare gli stessi clienti, avrei proposto di obbligare Facebook a sviluppare un sito più funzionale dell’attuale (per portarlo almeno agli standard universali di dieci anni fa) o, almeno, rinunciare a tutte le restrizioni all’utilizzo della loro API introdotti negli ultimi cinque o sei anni.


Per i nostalgici

Qualcuno è riuscito a trovare tempo e voglia per programmare il sito www.windows93.net.

Ora i vecchi intenditori nostalgici possono divertirsi un po’ con lo studio dei contenuti e/o la sola navigazione del sito.


PDF online

Nel sempre più lontano 2015 avevo consigliato ai miei lettori l’utilissimo sito smallpdf.com che permette di eseguire tutte le azioni possibili e immaginabili con i file PDF.
Come succede con tantissimi servizi online, però, anche il SmallPDF è stato rovinato dalla avidità dei suoi creatori. Infatti, dopo una serie di restrizioni introdotte all’utilizzo libero negli ultimi tre anni, si è ormai arrivato a una sola operazione gratuita per persona prima del passaggio alla versione a pagamento. Praticamente il nulla per le persone che lavorano regolarmente con i testi.
Non mi dispiace assolutamente di pagare per un servizio utile e di qualità, ma la necessità di eseguire delle operazioni atipiche con i file PDF non è nel mio caso quotidiana. Direi che spesso non è nemmeno di cadenza settimanale. Di conseguenza, ritengo poco opportuno pagare una somma fissa mensile o annua (come propone ora il SmallPDF).
Ma per fortuna c’è il nostro amico Google! Proprio grazie alla sua disponibilità infinita ad aiutare il prossimo sono ora in grado di suggerirvi ben due alternative valide:
1. Il sito pdf.io permette di eseguire tutte le operazioni che un utente medio/avanzato possa necessitare.

2. Il sito ilovepdf.com offre ancora più servizi, alcuni dei quali non avrei potuto nemmeno immaginare (forse per la mia fortuna).

Non sono ancora riuscito a scoprire se questi due siti abbiano dei limiti massimi delle operazioni gratuite. Ma, qualora li avessero, nessuno ci vieterebbe di rispondere con l’utilizzo dei VPN.
In ogni caso, spero tanto che questi due siti evitino la sorte del mio vecchio consiglio per almeno una decina d’anni.
Concludo ricordando a tutti i potenziali interessati della esistenza del bellissimo software del genere installabile sul computer: ABBYY FineReader.


Abbellire i testi su Facebook

I semplici post (o «status») su Facebook vengono creati nell’editor di testo più primitivo che non permette di mettere le parole in grassetto o corsivo, di barrarle o di sottolinearle. Ma tutte queste azioni potrebbero a volte essere utili.
Per fortuna esistono dei servizi esterni capaci di eseguire le operazioni elencate lavorando con l’unicode (a sua volta compreso da Facebook).
Uno di tali servizi è il Facebook format tool. Esso è semplicissimo da usare: inserite il testo, lo abbellite come volete, copiate il risultato nel buffer e poi lo incollate nell’editor di Facebook.

Il risultato pubblicato:

L’unico difetto grosso di questo strumento è l’applicabilità ai soli caratteri latini (comunque sufficienti per una buona parte dei miei lettori).
Per poter lavorare anche con il cirillico potremmo usare il servizio PiliApp, dove però mancano il grassetto e il corsivo.

Il risultato pubblicato:

Spero che siano utili anche a voi.


Le vie d’acqua

Qualche giorno fa ho trovato un progetto curioso: una serie di mappe con le linee spartiacque. Qui riporto solo tre esempi.
Il mondo in generale:

L’Europa:
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Con il presente post presento, finalmente, le tre nuove funzionalità del mio sito.
All’inizio di gennaio avevo letto (e poi scritto) del Calendario Internazionale Fisso. Proprio in quei giorni mi ero ricordato di una mia vecchia idea mai realizzata: quella di trasformare in un servizio-web uno dei capitoli del libro «Giochi ed enigmi matematici» di Martin Gardner. In quel capitolo si spiega il metodo di determinare il giorno della settimana per qualsiasi giorno di qualsiasi anno. Ho quindi pensato di non mettere a una ulteriore prova la propria memoria e di non rischiare a fare morire la mia vecchia idea per la seconda volta. Non è certo di chissà quale originalità, ma una idea realizzata è sempre una fonte di soddisfazione.
Informandomi sulle funzioni del PHP più adatte alla realizzazione dell’idea, mi sono però ricordato che non è più necessario scrivere un algoritmo difficile quanto quello di Gardner. La maggior parte del lavoro è stata fatta dagli svilupatori del HTML e del PHP: i due linguaggi si sono evoluti tantissimo anche nella gestione delle date. Sono quindi riuscito a elaborare la parte del calcolo con una velocità anomala (almeno per i miei standard).
Insomma, evito di sovracaricare i miei lettori con dei dettagli tecnici e passo subito a presentare il risultato. Lo faccio così tardi solo perché il perfezionamento di alcuni dettagli era stato messo in pausa per dare la precedenza agli impegni lavorativi più urgenti.
Ora sul mio sito sono disponibili ben tre nuovi strumenti:
1. Il generatore dei calendari – è lo strumento che permette di generare il calendario di qualsiasi anno scelto dall’utente a partire dall’1 d.C..
eugigufo.net/it/tools/calende/
2. Il calcolatore dei giorni della settimana – è lo strumento che calcola il giorno della settimana corrispondente a qualsiasi data scelta dall’utente:
eugigufo.net/it/tools/chenonsiaunlunedi/
3. Il misuratore del periodo – è lo strumento che calcola la distanza temporale tre le due date scelte dall’utente, mostrando la quantità degli anni, dei mesi e dei giorni compresi nel periodo indicato.
eugigufo.net/it/tools/daquantotempo/
Ecco, attualmente sto pensando sulla opportunità di dare la possibilità di salvare il risultato prodotto da ognuno dei tre strumenti in formato PDF. Certo, un utente medio dovrebbe essere capace di farlo anche con le funzionalità del proprio browser, ma forse un buttone presente direttamente sulla pagina potrebbe essere un giocattolo in più apprezzato da una parte dei visitatori?
In ognicaso, sono sempre benvenuti i consigli dei visitatori circa la creazione dei nuovi strumenti e il miglioramento di quelli già esistenti.


Miliardi di compositori

Farei notare che il doodle odierno dedicato al compleanno di Johann Sebastian Bach non è una semplice immagine animata. Cliccandoci sopra accederete allo strumento – basato su una rete neurale artificiale – che permette di comporre, salvare e condividere una melodia.
Non è solo un piacevole passatempo per le persone annoiate poco impegnate nel corso di una qualunque giornata di lavoro, ma anche uno strumento utile per creare una musichetta libera dal copyright (quindi utilizzabile gratuitamente anche per le opere che si intende pubblicare da qualche parte).


Innovazione totale

La Tesla ha annunciato di intendere a chiudere, nei prossimi mesi, la maggioranza dei propri negozi fisici e passare alle sole vendite online.
Direi che era l’ora di fare questo passo in avanti logico. Una azienda innovativa non dovrebbe aggrapparsi alle modalità di vendita obsolete. Non sono ancora un potenziale acquirente di una Tesla, ma già da anni non comprendo l’utilità pratica e la convenienza economica dei negozi offline.
L’unico aspetto potenzialmente divertente di questa scelta sarebbe il classico campo per la selezione della quantità degli articoli da acquistare nel futuro negozio online della Tesla.


Miliardi di persone inesistenti

Guardate bene le foto di queste persone:

Tutte queste persone non esistono e non sono mai esistite.
A ogni visita al sito This Person Does Not Exist la rete neurale artificiale forma una nuova immagine di una persona inesistente. Per vedere comparire una «foto» diversa è sufficiente anche semplicemente aggiornare la pagina.
A volte, però, l’algoritmo sbaglia con qualche elemento del volto, dello sfondo o degli accessori (per esempio gli occhiali). E a volte alcune «foto» sembrano dei ritagli di bassa qualità.

Ma è comunque un progetto interessante. Alla sua base c’è l’algoritmo StyleGAN sviluppato dalla nVidia. Il relativo sito è stato creato dallo sviluppatore dell’Uber Philip Wang.


I rifiuti spaziali

Il progetto «Stuff in Space» è la visualizzazione di tutta la merda che gira ora attorno al nostro pianeta. Scrivo «ora» perché la visualizzazione è aggiornata in «tempo reale» dai satelliti.

Ripeto il link per i curiosi: http://stuffin.space/