L’archivio della rubrica «Elettronica»

Ventilatore usb

Per quanto riguarda il caldo, abbiamo due certezze: 1) prima o poi finirà; 2) prima o poi ritornerà di nuovo.
A tutti coloro che intendono sopravvivere fino al verificarsi del secondo punto comunico della esistenza di un oggetto del quale ho letto pochi giorni fa.
Il ventilatore alimentato dalla batteria dello smartphone:

Funziona con tutti i telefoni (grazie a tutti gli attacchi forniti) e con tutti i sistemi operativi. È funzionale e consuma poca batteria.
Se siete interessati, eccolo su Amazon.
P.S. Un breve video illustrativo:


L’ora X

Il grosso difetto dei frigoriferi moderni è la non-necessità di scongelarli (quando ero piccolo avevo l’onore di poter estrarre i pizzi di ghiaccio più grossi dal freezer in fase di scongelamento). Di conseguenza, nelle profondità dei nostri fedelissimi frigoriferi moderni si trovano, a volte, dei relitti storici della industria alimentare.

Ora mi chiedo: se su una confezione è indicata la data di scadenza, significa che a mezzanotte il contenuto diventa una zucca immangiabile?

E se oltre alla data è indicata pure l’ora? Insomma, esiste un momento esatto della scadenza oppure si tratta di una raccomandazione che gli anglosassoni saggiamente definiscono «best before»?


La liberalizzazione del mp3

Ho appena scoperto che l’azienda tedesca Fraunhofer IIS, che alla fine degli anni ’80 ha inventato il formato digitale MP3, ha deciso di non prolungare più la licenza proprietaria del suddetto formato.

Si tratta di una notizia molto positiva. Essa non comporta infatti la morte automatica di un formato comodo per la gente comune (e per alcune emittenti digitali) ma esattamente il contrario. D’ora in poi i produttori di vari media player non dovranno più pagare la licenza alla Fraunhofer IIS per poter includere i driver di lettura degli MP3 (l’azienda ci guadagnava circa cento milioni di euro all’anno). Diventando un formato gratuito, d’ora in poi sarà sicuramente leggibile da tutti i programmi e dispositivi elettronici.

I programmi e i dispositivi più noti leggono gli mp3 praticamente da sempre. Di fronte a un prodotto poco (o per nulla) conosciuto, però, non dovremo più chiederci «chissà se apre anche gli mp3?» E questo fatto è enormemente positivo.

W MP3!


Tre mesi con l’iPhone

Esattamente tre mesi fa sono passato da un cellulare a uno smartphone. Esattamente tre mesi fa sono passato al mio primo smartphone. Il mio primo (e attuale) smartphone si chiama iPhone 5S.

La storia dei miei telefoni si trova sotto questo link. Oggi, invece, voglio provare a descrivere, essendo ancora libero dalle abitudini che quasi tutti i miei amici hanno accumulato negli ultimi 8–10 anni, i principali difetti degli smartphone.

Il difetto № 1. È scomodo scrivere. Si possono scrivere molte più cose, ma farlo è scomodissimo dal punto di vista fisico. Sul vecchio buono cellulare scrivere era molto più comodo. Spesso bisognava schiacciare più volte un tasto per arrivare alla lettera voluta, ma era praticamente impossibile sbagliare la lettera mettendo male il dito. Quindi sprecavo molto meno tempo a prendere la mira.

Il difetto № 2. Non si può far vedere il telefono agli altri. Attualmente c’è una infinità di modelli degli smartphone sul mercato, tre quarti dei miei amici e conoscenti hanno i telefoni diversi. Però nessuno si permette più di dire «Bello quel telefono, posso vederlo?» Dieci anni fa, all’epoca dei cellulari, quella domanda era però molto frequente. Il cambiamento nelle abitudini è dovuto al fatto che sugli smartphone c’è una infinità di dati personali. Quindi la gente deve trattenere la propria curiosità e scoprire personalmente le funzionalità dei nuovi modelli solo comprandoli. Non capisco perché, dopo dieci anni dalla esplosione del mercato degli smartphone, nessun produttore ci è arrivato a prevedere la possibilità di due profili-utente sui telefoni? Ci vorrebbe un profilo personale per il proprietario e uno pubblico per gli amici.

Il difetto № 3. Pure gli smartphone hanno la sim. In presenza delle tecnologie moderne, la sim è un oggetto totalmente inutile perché le tecnologie moderne permettono di programmare facilmente tutte le sue funzioni direttamente nell’apparechio. In una piccola parte è già successo (per esempio, la rubrica telefonica è diventata indipendente dall’apparecchio perché sta anche su cloud), ma il rettangolo di plastica e il relativo slot continuano a occupare spazio vitale nel telefono. Avrebbero potuto essere sostituiti da qualcosa che permetta, per esempio, di aumentare la memoria.

Il difetto № 4. Uno smartphone è troppo fragile. Stranamente, è praticamente l’unica differenza tra gli smartphone e i cellulari per la quale la gente è dispiaciuta. Però esiste anche essa. Quando di notte il mio iPhone si mette a suonare per uno dei numerosissimi possibili motivi, non posso più lanciarlo con serenità verso un punto indefinito della stanza buia. Anzi, posso farlo, ma solo una volta.

Ecco, i miei primi tre mesi di vita con uno smartphone in mano mi hanno portato a queste conclusioni. Suppongo che altri difetti minori siano legati ai singoli modelli o sistemi operativi.


Una azienda coerente

Sono convinto che c’è una Logica Suprema in tutto.

Come posso dimostrarlo? Posso dimostrarlo con recentissimo esempio.

Ho appena letto del grave incendio alla fabbrica Samsung KDI che produceva le batterie per i Galaxy Note 7.

Come forse ricordate, i Galaxy Note 7 sono quei telefoni prodotti sull’ordine dell’ISIL che esplodevano da soli.


L’evoluzione telefonica

Il mio primo telefono cellulare fu l’Ericsson T28. Lo comprai all’inizio di aprile 2002 e lo considero tuttora il mio telefono preferito: principalmente per la sua forma e il suono di chiusura dello sportello sui tasti. Purtroppo, a giugno dello stesso 2002 se ne impossessò uno sconosciuto non avvistato in tempo.

Il mio secondo telefono cellulare fu Continuare la lettura di questo post »


Vintage mobile

L’inventore statunitense Mr. Volt ha realizzato un cellulare con il disco.

Il telefono ha, oltre al disco, un piccolo schermo, il pulsante ON/OFF, una rotellina e due pulsanti per lo scorrimento e la selezione delle funzioni. Le funzioni del telefono sono sei: telefonata, salvataggio di un numero nella rubrica, invio di un SMS al numero salvato, radio, visualizzazione delle informazioni sullo stato della batteria e della rete, modalità «sospendi».

L’unico problema è il diametro del disco: i buchi sono troppo piccoli per le dita e, di conseguenza, bisogna necessariamente servirsi di un stilus per comporre il numero.

I bambini che non si ricordano (o addirittura non conoscono) i telefoni fissi con il disco sono invitati a studiare un po’ di storia tecnologica. A tutti gli altri consiglio il canale su YouTube di Mr. Volt: ha già realizzato alcuni altri oggetti interessanti.


Apple bag

Sicuramente lo avete già letto tempo fa. La Apple ha deciso di brevettare un altro prodotto innovativo: una borsa di carta.

Quindi oggi pubblico la relativa pubblicità:

Nella tomba di Steve Jobs non è ancora finito il movimento causato dalla notizia su tale innovazione.


Smartbomb

Come già saprete, il nuovissimo Samsung Note 7 ha l’abitudine di esplodere.

Quindi io mi associo alla gente che propone di regalare tutti gli esemplari prodotti ai militanti di ISIL.

Intanto la Samsung ha già fatto un bellissimo regalo alla Apple.

P.S.: intanto io sto sulla riva del fiume e aspetto di fotografare i corpicini di tutti gli smartphone del mondo con il mio cellulare d’epoca.


Scatola cinese

Venerdì 18 dicembre a Mosca è stata aperta la scatola near dell’aereo russo abbattuto dalla Turchia.

L’apertura è avvenuta in diretta televisiva, la procedura è stata ripresa da 4 telecamere.

Il risultato è stato sorprendente. Prima di tutto guardate questo fotogramma:

E ora vi faccio una breve spiegazione tecnica.

Prima di tutto, bisogna specificare che le scatole nere degli aerei possono registrare le informazioni in tantissimi modi. Quelli più diffusi in passato scrivevano su fili metallici, nastri magnetici o le pellicole fotografiche. Oggi, invece, funzionano un po’ come le nostre chiavette USB: all’interno hanno un hardware simile che funziona sulle schede della stessa tipologia.

Secondo: come potete vedere, le schede si sono spezzate. Più o meno lo stesso succederebbe alla vostra chiavetta USB chiusa in un barattolo metallico e buttata giù da diecimila metri. Lo succederebbe, essenzialmente, per tre motivi contemporaneamente: 1) le schede sono sottili e fragili; 2) le schede sono fissati in pochi punti; 3) all’interno della chiavetta c’è troppo spazio vuoto che permette alle schede di sbattersi una infinità di volte durante la caduta.

Terzo: è facilmente visibile che per la scatola nera sono state utilizzate le schede e il telaio che normalmente si utilizzano per gli elettrodomestici di casa. Saranno stati comprati direttamente in Cina o su qualche negozio online?

Quarto: una volta tutta elettronica di bordo degli aerei russi (e sovietici) era pesante, tecnicamente obsoleta e costosa. Allo stesso tempo, però, era difficile da rompere perché (ma non solo) tutti gli spazi vuoti tra le componenti e le pareti interne delle singole «scatole» erano riempiti con una materia simile al silicone. Di conseguenza, ogni pezzo era ben protetto dagli urti dovuti alle cadute.

Quinto: le schede (flash) di memoria danneggiate in quel modo non sono altro che spazzatura. E’ impossibile recuperare alcuna informazione da esse.

Conclusione: la televisione di Stato russa ha svelato in diretta uno dei più grandi segreti militari. Tale segreto consiste nel fatto che in Russia non sanno produrre (e nemmeno montare in modo sicuro) l’elettronica aerospaziale.

Un grande saluto a tutti coloro che considerano la Russia una Grande Potenza.

Preciso subito che io non sto ridendo per le figuracce della Russia e non voglio essere cittadino di una grande potenza. Io voglio essere cittadino di uno Stato normale nel quale, semplicemente, funziona tutto.

P.S.: i più curiosi possono vedere il video della apertura della scatola nera di cui sopra:
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