La Tesla ha annunciato di intendere a chiudere, nei prossimi mesi, la maggioranza dei propri negozi fisici e passare alle sole vendite online.
Direi che era l’ora di fare questo passo in avanti logico. Una azienda innovativa non dovrebbe aggrapparsi alle modalità di vendita obsolete. Non sono ancora un potenziale acquirente di una Tesla, ma già da anni non comprendo l’utilità pratica e la convenienza economica dei negozi offline.
L’unico aspetto potenzialmente divertente di questa scelta sarebbe il classico campo per la selezione della quantità degli articoli da acquistare nel futuro negozio online della Tesla.
L’archivio della rubrica «Auto»
Purtroppo, nella maggioranza dei Paesi europei le colonnine per la ricarica delle auto elettriche sono ancora troppo poche. In Italia, addirittura, ogni tanto vedo aprire delle nuove stazioni di sevizio con i soli diesel e benzina, quindi degli esercizi che saranno per forza costretti a chiudere per l’inutilità entro 10–15 anni.
Allo stesso tempo, il problema della autonomia delle batterie delle auto elettriche è un problema ormai quotidiano. Ogni proprietario si organizza come può. Qualcuno, per esempio, si porta dietro un generatore a benzina per i casi di emergenza:
Purtroppo bisogna ricordarsi di avere sempre anche una scorta di benzina, prepararsi al tempo di carica di alcune ore (passeggiare all’aria aperta fa bene) e al risultato scarso (con un generatore così piccolo si guadagneranno poche decine di chilometri di autonomia).
P.S.: la fonte della foto.
Oggi vi faccio vedere un filmato girato sulla trama di una vecchia favola natalizia, nota da secoli alle numerose generazioni dei tedeschi e quasi sconosciuta in Italia.
Una sera il Babbo Natale si innamorò di una tipa vista in brutta compagnia con un tizio giovane e ricco. Pure il Babbo Natale non fu un poveraccio (altrimenti come riuscirebbe a fare tutti quei regali?), ma fu vecchio e con una panza enorme. Dunque, nel tentativo di avvicinarsi al proprio obiettivo (la tipa) si decise finalmente di mettersi a dieta. La moglie, però, iniziò a sospettare qualcosa e fece l’estremo tentativo di riconquistare il Babbo con un regalo costoso: una Audi RS 5 Sportback rossa.
«Ho-ho-ho», disse il Babbo Natale alla moglie, «io mi piglio la macchina, tutti i regali e vado dalla tipa giovane. Le renne cornute tienile pure che starete bene insieme».
Sì, è proprio una favola vecchia come il mondo.
Gli esperti della marca dicono che l’autopilota delle Tesla richiede comunque un controllo costante della situazione da parte dell’autista. Ogni 15–30 secondi, al segnale emesso dall’autopilota, l’autista deve fare un leggero movimento con il volante: nel caso contrario l’autopilota accende le quattro frecce e rallenta la macchina fino a fermarla del tutto.
Alcuni proprietari, però, hanno capito che è possibile ingannare tale particolarità dell’autopilota semplicemente sbilanciando il volante con qualche oggetto:
L’intelligenza naturale rimane sempre più avanti di quella artificiale!
In giro di due settimane ho appreso ben due notizie curiose (e positive) sulla lotta tecnologica contro la chinetosi (un problema serio sia per chi ne soffre, sia per molte persone circostanti).
Il primo strumento contro la chinetosi del quale ho letto è stato inventato da Samuel Owen. L’apparecchio, fissato dietro all’orecchio (si veda la foto), emette delle deboli vibrazioni facendo «distrarre» il cervello dal problema. Non vi è ancora una spiegazione scientifica seria del fenomeno, ma l’importante è che funzioni. Per i dettagli maggiori si veda questo articolo.
Il secondo strumento è stato proposto dalla Citroën (finalmente riescono a fare qualcosa di buono): Continuare la lettura di questo post »
La Volvo ha deciso di pubblicizzare gli escavatori di propria produzione con l’aiuto dell’attore statunitense Dolph Lundgren. Il risultato non è male:
Direi che si è riuscito a rimanere ai livelli di alcuni anni fa, quando con il supporto di Jean Claude Van Damme vennero pubblicizzati i camion dello stesso produttore. Per tutti coloro che non lo ricordassero, riporto anche quel video epico:
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Nel nostro mondo imperfetto esistono due categorie delle regole: le regole importanti e le regole del terzo piede.
Nella regolamentazione del traffico automobilistico, per esempio, è assolutamente inutile la P gigantesca applicata sulle auto dei guidatori inesperti. Guidando, incontro spesso degli «esperti» che fanno le cose immaginabili anche per i terroristi dell’ISIL. Di conseguenza, quando si guida bisogna essere attenti a tutte le auto incontrate.
E poi esiste il pericolo reale: il guidatore con le cuffie. Le cuffie, stranamente, non sono contemplate dal codice della strada. Quindi dal punto di vista formale un automobilista, un camionista, un motociclista o un ciclista che ascolta la musica con le cuffie non viola alcuna norma. Eppure quei personaggi sono pericolosissimi!
Un guidatore (di qualsiasi mezzo) con le cuffie ha una capacità ridotta di orientarsi nello spazio: non sente l’arrivo di altri mezzi, il suono del clacson altrui, il grido della vecchietta investita etc. Ma la legge non vieta le cuffie. Allo stesso tempo la legge vieta di parlare al telefono, cioè una attività abbastanza innocua.
All’inizio di questa settimana sono stato contattato da un lettore (italiano!), intenzionato a restaurare il suo fuoristrada GAZ-69 (prodotto dal 1953 al 1972). Mi ha chiesto, dunque, se è ancora possibile trovare in vendita il motore originale di quel modello.
È incredibile, ma il suddetto motore si trova facilmente anche a 50 (cinquanta) euro! E poi dicono che la manutenzione e la riparazione delle auto d’epoca costano troppo…
Colgo l’occasione per ricordare ai miei amatissimi lettori che dal punto di vista legale tutte le auto d’epoca inquinano allo stesso modo. Indipendentemente dal fatto che siano Euro0 o Euro-meno1000, sono comunque soggette agli stessi limiti di circolazione nei centri storici delle città. Ma se voi vivete fuori dal centro storico (in periferia) o addirittura fuori città e intelligentemente utilizzate l’auto solo per i viaggi extra/inter-urbani, potete benissimo prendere una auto d’epoca. In tal modo risparmierete su molti costi fissi (per esempio l’assicurazione e il bollo) e avrete una macchina esteticamente originale (quelle moderne stanno diventando sempre più simili tra loro).
All’inizio di agosto, vagando per le vie di Parma ho incontrato una automobile bella e rara. Talmente rara che non l’ho mai vista dal vivo fino a quel giorno.
Sì, è una Fiat 1107 «Nuova Campagnola», prodotta dal 1974 al 1987.
Sembra essere conservata con cura nel suo stato originale.
Anche se alcuni dettagli sono stati evidentemente aggiunti in tempi successivi alla produzione per far corrispondere il veicolo Continuare la lettura di questo post »
Pochi giorni fa l’azienda russa Innoval (non ha un sito web!) ha presentato il proprio concept della automobile volante. L’apparecchio mostrato al pubblico di una fiera di aviazione ha la carrozzeria in cartone e quattro eliche «sufficienti per decollare e volare» che in modalità «automobile» si fissano con dei chiavistelli.
Per il perfezionamento del progetto è necessario, secondo l’azienda, un miliardo di rubli (circa 125.000 euro).
Anche io so incollare insieme dei pezzi di cartone! Qualcuno mi da 125.000 euro che faccio uno smartphone di cartone capace di sbucciare le patate?