Ieri il Consiglio europeo ha deciso di avviare i negoziati di adesione con l’Ucraina e la Moldavia e di concedere alla Georgia lo status di candidato all’adesione all’UE. I primi risultati pratici di queste decisioni si vedranno tra chissà quanti anni, mentre per ora possiamo constatare che si tratta di una grande e importante vittoria morale del presidente ucraino Zelensky. Infatti, sempre ieri, intervenendo in collegamento video a una riunione del Consiglio europeo a Bruxelles, aveva dichiarato che l’indecisione dei leader dell’Unione europea sulla questione dell’avvio dei negoziati con l’Ucraina per l’adesione del Paese all’UE potrebbe essere una vittoria per il presidente russo. Posso (o voglio?) presumere che abbia contribuito alla presa di una giusta decisione.
Una vittoria morale come quella appena nominata in questi giorni ci voleva proprio per Zelensky: non risolve i problemi bellici, ma almeno gli permette di portare un po’ di positività in patria.
Quello che fa preoccupare (o farà preoccupare dopo la prima ondata di entusiasmo) è il fatto che molto probabilmente l’UE si è convinta di non poter offrire alla Ucraina nulla di meglio in questo momento storico.
L’inizio dei negoziati
(15 Dicembre 2023)
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