Nel 2024, la spesa per la «difesa» nel bilancio dello Stato russo supererà per la prima volta la spesa per la sfera sociale (medicina, istruzione etc.): nel 2024 è prevista una spesa di 7700 miliardi di rubli per questo settore. Il bilancio per il 2023 nella stessa sezione mostra una spesa di 6,4 trilioni di rubli, mentre nel 2021 sono stati spesi 3,5 trilioni di rubli.
La spiegazione migliore al suddetto aumento ci è stata fornita da Dmitry Peskov, il portavoce di Putin:
È ovvio che tale aumento è necessario – assolutamente necessario – perché viviamo in uno stato di guerra ibrida, stiamo portando avanti un’operazione militare speciale. Mi riferisco alla guerra ibrida che viene condotta contro di noi e che richiede spese elevate.
Della suddetta citazione è interessante notare il suo posizionamento nella evoluzione della presentazione ufficiale della guerra. Prima era una «operazione militare speciale» in Ucraina, poi «con tutta la NATO come avversario» e ora, finalmente, si osserva una prima svolta verso il vittimismo: non siamo noi a condurre l guerra, ma è contro di noi che viene condotta la guerra. Se le cose dovessero procedere in questo modo, tra poco sentiremo realmente che è stata l’Ucraina ad attaccare la Russia, magari «su ordine dell’Occidente».