Scrivono che Denis Sharonov, l’ex Ministro dell’Agricoltura e del Mercato del Consumo della regione russa Komi, dopo aver «iniziato a ricevere dei segnali» che non era sicuro per lui rimanere in Russia a causa del conflitto in corso con le autorità della Regione, è fuggito negli Stati Uniti, ha già trovato lavoro come camionista e ha chiesto asilo politico.
Se mi ricordo bene, fino a oggi non sapevo alcunché di quest’uomo, non avevo nemmeno sentito il suo nome. Non so che tipo di funzionario fosse stato: efficiente o meno, onesto o corrotto (non è il momento per le logiche risate!). Ma dal momento in cui ho letto la notizia, sto facendo il tifo per lui: perché se dovesse riuscire a ottenere l’asilo (cioè se le autorità statunitensi dovessero trovare la possibilità tecnica e la saggezza per aiutarlo), gli altri funzionari russi vedranno che la fuga da Putin è ancora possibile. Certo: a quasi diciotto mesi dall’inizio della guerra per alcuni è ormai un po’ tardi tentare la fuga, ma per la maggioranza è meglio tardi che mai.
C’è ancora la possibilità di lasciare Putin in una triste (per lui) solitudine, o almeno di aumentare i dubbi utili (per noi) nella sua cerchia.
Un nuovo fuggitivo
(16 Agosto 2023)
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