Le mele con le mele

(7 luglio 2023)

La Bloomberg, citando i dati dell’Istituto di economia mondiale di Kiel e del progetto analitico Oryx, sostiene che la Russia e l’Ucraina avrebbero pareggiato il numero di carri armati in loro possesso.
Secondo il database Ukraine Support Tracker dell’Istituto, la Russia ha iniziato l’invasione dell’Ucraina con quasi tremila e mezzo carri armati, ma durante i 16 mesi di guerra, secondo Oryx, ne ha persi poco più di duemila: tra questi ci sarebbero anche i 545 carri armati sequestrati dalle forze armate ucraine. L’Ucraina aveva circa mille carri armati al momento dell’invasione russa. Oryx ha confermato che le forze armate ucraine hanno perso più di 550 carri armati durante la guerra, ma queste perdite sono state recuperate, anche grazie ai carri armati russi catturati e alle forniture dei Paesi occidentali. Secondo l’Istituto di Kiel, dall’inizio dell’invasione sono stati consegnati a Kiev 471 carri armati, mentre altri 286 arriveranno in Ucraina successivamente.
Ecco, alle statistiche di cui sopra aggiungere un fatto già ben noto, ma molto utile da ricordare nell’ottica della comparazione: l’esercito russo sta cercando di recuperare le proprie perdite dei carri armati tirando fuori dai depositi i carri degli anni ’70, ’60 e ’50. Mentre alla Ucraina stanno arrivano molti carri armati notevolmente più moderni e prodotti negli Stati con una migliore cultura industriale. Di conseguenza, è il caso di dire che la quantità non l’unica cosa che conta.

Rubriche: Nel mondo, Russia

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