La guerra all’Isis

(11 Settembre 2014)

Avendo scelto il modo migliore di commemorare le vittime dell’11/9, Barack Obama ha dichiarato la guerra all’Isis e ha escluso l’intervento via terra. Finalmente una decisione sensata!

Infatti, sappiamo da decenni che il modus operandi di tutti i terroristi del mondo è semplice: provocare la reazione del forte per poi accusarlo di un attacco ingiustificato contro le persone pacifiche (cioè contro i terroristi stessi). Le persone meno istruite se ne sono accorte solo dopo l’11 settembre del 2001. I più istruiti, invece, si ricordano della III Internazionale che ha «brevettato» tale tattica, archiviando il concetto classico del terrorismo. E non intendo solo il terrorismo internazionale.

Non entrare in un conflitto diretto (o, se preferite, aperto/ravvicinato) è quindi l’unica scelta intelligente: si evita di regalare ai terroristi islamici una «giustificazione sacra» della loro guerra. Certo, si potrebbe fare di più evitando pure i bombardamenti e limitandosi alla fornitura degli armi e istruzioni agli eserciti della regione. Ma la paura che questo non basti è ben comprensibile.

I primi risultati si vedranno abbastanza presto.

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