In generale non mi piacciono tutte quelle notizie che sono scritte al futuro: sono particolarmente diffuse nei media russi e parlano dei vari progetti governativi di fare qualcosa nel futuro più o meno vicino. Quasi sempre sono dei progetti che o non si realizzano (a volte perché non sono annunciati per essere realizzati) o si realizzano in tempi e in modalità diversi da quelli annunciati. Ma vedo che a volte l’eco di quelle notizie arriva anche sulla stampa europea…
Oggi provo ad anticipare un po’ quell’arrivo perché la «notizia» è abbastanza curiosa. Essa è composta da due parti:
1) entro marzo dovrebbe essere pronto il nuovo manuale di storia per il penultimo anno della scuola superiore russa: in quel manuale verranno illustrati «i motivi e gli obiettivi» della guerra in Ucraina;
2) di conseguenza, le domande sulla guerra potranno essere presenti anche nei test dell’esame di maturità a partire dall’anno scolastico 2024/2025.
La traduzione della notizia nel linguaggio degli esseri umani: il gruppo di personaggi noto con il nome collettivo «il Cremlino» è tanto ottimista da pensare di non perdere la guerra entro la seconda metà del 2024.
Potrebbero anche avere indovinato, nel senso che le guerre di posizione come quella che osserviamo attualmente in Ucraina possono durare anche molto a lungo. Ma la fretta di immortalare le proprie scuse fantasiose pure sui libri di storia mi sembra comunque un po’ ridicola e allo stesso tempo divertente.
La guerra sui manuali di storia
(17 aprile 2023)
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