L’argomento russo della giornata di ieri

(4 aprile 2023)

Sono talmente «non dispiaciuto» per il finalmente denazificato Maxim-Vladlen Fomin-Tatarsky, che non sono nemmeno interessato a leggere tutto ciò che riguardi la fine brillante della sua carriera…
N.B.: lo pseudonimo Vladlen Tatarsky è evidentemente stato preso in «onore» del protagonista del grande romanzo «Generation P» di Viktor Pelevin. Mi pare altrettanto evidente che il personaggio ucciso ieri non abbia capito molto delle opere dello scrittore.
Capisco che il modo di liberare il pianeta da questo personaggio sia stato piuttosto rumoroso e pericoloso per la collettività, ma le persone che sono andate all’incontro con il tipo – molte di esse sono rimaste ferite – erano di una certa «mentalità». D’altra parte, se mi avessero chiesto di elencare i principali istigatori e sponsor informativi dell’aggressione militare contro l’Ucraina, non avrei assolutamente menzionato «Tatarsky» (come tutti i «corrispondenti di guerra» pro-Cremlino in generale: non è il formato di informazione che seguo).
Posso solo dire che l’ex minatore, uomo d’affari (mi chiedo ancora in quale campo?) e rapinatore di banche graziato non mi ha interessato se non per un breve riassunto della sua posizione nei confronti di ciò che sta accadendo ora in Ucraina. In tal senso possono aiutare, per esempio, le citazioni più celebri del personaggio raccolte da un noto canale telegram russo:

– Per cominciare, avremmo dovuto effettuare attacchi e bombardamenti senza pietà. Se avessimo seppellito 10.000 soldati ucraini nelle caserme ucraine il primo giorno, sarebbero stati più collaborativi nei negoziati, li avremmo demoralizzati di più.
– Non ci sarà pace! Ricordatelo e smettetela di mettere in imbarazzo la gente. Ci aspetta una lunga ed estenuante guerra, che continuerà fino a quando l’Ucraina non avrà davvero esaurito le persone in età di leva. Tutto ciò che prenderemo e proteggeremo a quel punto diventerà Russia.
– Prendete tutta l’Europa e piegatela a 90! Non siamo solo delle forze astratte dietro di noi, siamo dietro la Russia, con armi nucleari, esercito, mobilitazione.
– Batteremo tutti, perché non abbiamo altre possibilità. Ecco, batteremo tutti, uccideremo tutti, deruberemo tutti quelli che hanno bisogno di essere derubati. Tutto sarà come piace a noi!
– L’unico argomento della propaganda ucraina a cui non sono riuscito a trovare una risposta è stata la politica migratoria russa. Non ho potuto rispondere ai Khokhlya perché stiamo portando qui tutta questa Jamaat. Prometto solo che quando avremo finito con gli ucraini, affronteremo immediatamente la questione.
– Quale persona normale dell’Ucraina, se si trasferisse nella Federazione Russa, vorrebbe imparare la lingua ucraina? E soprattutto: a quale scopo? Per leggere Shevchenko [un noto poeta ucraino del XIX secolo, particolarmente importante per la cultura nazionale] in originale? È ridicolo. Solo gli agenti del GUR e dell’SBU che non sono ancora stati identificati dall’FSB vorrebbero studiare (non per parlare in suržik, ma per studiare la lingua ucraina).

Beh, è tutto chiaro. Chiunque lo abbia fatto saltare in aria, grazie mille.

Rubriche: Russia

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