Per «fortuna» a volte capitano delle occasioni valide per scrivere qualcosa che non riguardi la guerra in corso. Per esempio: ieri l’Archivio di Stato russo per la documentazione scientifica e tecnica (RGANTD) ha pubblicato le fotografie della scena dell’incidente aereo nel quale è morto il primo cosmonauta del mondo, Yuri Gagarin. Si sostiene che le immagini sarebbero state rese pubbliche per la prima volta. Mostrano dei frammenti della fusoliera dell’aereo precipitato.
Yuri Gagarin si è schiantato 55 anni fa, il 27 marzo 1968, quando insieme all’istruttore Vladimir Seregin si stava allenando su un jet MiG-15 UTI. Il loro velivolo era decollato la mattina alle 10:18 dall’aeroporto militare di Chkalovskiy (vicino a Mosca). L’equipaggio avrebbe dovuto eseguire esercitazioni per almeno 20 minuti, ma alle 10:30 Gagarin comunicò alla base la fine della missione e chiese il permesso di tornare all’aerodromo.
Pochi minuti dopo l’aereo si è schiantato vicino al villaggio di Novoselovo, nella regione Vladimir [in questo caso è il nome di una città russa; io ho un piccolo ricordo della zona vicinissima a quella dello schianto perché da piccolo ci avevo passato qualche periodo estivo]. Entrambi i piloti sono morti. Gagarin aveva 34 anni, Seryogin ne aveva 45. Per la morte di Gagarin l’URSS dichiarò il lutto di Stato. Le urne con le ceneri dei due piloti sono state sepolte nel muro del Cremlino, vicino ad alcuni altri personaggi importanti per lo Stato (N.B.: prevalentemente dei gerarchi di qualità dubbia, tipo Stalin).
I materiali dell’indagine sulle cause dell’incidente rimasero a lungo riservati. La commissione statale ha concluso che per un motivo sconosciuto l’equipaggio avrebbe effettuato una manovra brusca ed è entrato in testacoda da cui non ha avuto il tempo di uscire. Non sono stati rilevati dei malfunzionamenti o guasti alle apparecchiature di bordo. Non sono state trovate delle sostanze estranee nel sangue dei deceduti.
In epoche diverse gli esperti hanno avanzato delle varie versioni secondo le quali il motivo della brusca manovra che ha portato allo schianto sarebbe stato l’intento di evitare un altro aereo, la collisione con una meteosonda o con uno stormo di uccelli, nonché la depressurizzazione della cabina, a causa della quale i piloti avrebbero perso la conoscenza. Nessuna di queste ipotesi è stata definitivamente confermata. Sono pure state avanzate alcune teorie cospiratorie: addirittura quella secondo la quale Gagarin sarebbe stato eliminato per ordine dei vertici sovietici.
Il luogo dello schianto
(28 marzo 2023)
Può seguire i commenti a questo post via RSS 2.0.
Per ora siamo a 0 commenti