L’Oscar 2023

(13 marzo 2023)

Mi ero quasi dimenticato che la premiazione dell’Oscar 2023 dovesse avvenire proprio la notte passata… Ma è stato impossibile non essere informato dei risultati. Quindi oggi scrivo molto brevemente di quattro film coinvolti in questa edizione del premio.
Prima di tutto faccio i miei complimenti agli autori del documentario «Navalny»: la loro vittoria è la giusta premiazione di un lavoro fatto al momento giusto. È una vittoria molto importante anche per il protagonista del film: perché alimenta l’attenzione proprio nel momento storico in cui ne ha più bisogno. Non è stata sprecata l’occasione di fare una premiazione politicizzata che non infastidisce. N.B.: sul palco erano presenti la moglie e i figli di Alexey Navalny.

L’evento per me più incomprensibile è la pluri-premiazione del film «Everything Everywhere All at Once». Infatti, tra tutti quelli visti negli ultimi dodici mesi (o forse più) è stato – se mi ricordo bene – l’unico film che non sono riuscito a finire di guardare. Mi era sembrato troppo finto, innaturale, insensato… Boh, a questo punto dovrei cercare le forze per provare a vederlo tutto: probabilmente alla fine capirò qualcosa.
In compenso, posso dire che tra tutti i film del shortlist-2023 che ho già avuto l’occasione di vedere, il mio preferito è il «The Banshees of Inisherin». Non pensate subito a uno dei protagonisti: semplicemente, mi piace lo humor nero! Dunque sono molto dispiaciuto per la non premiazione del film e, allo stesso tempo, lo consiglio fortemente alle persone che sanno apprezzare i film seri. A tutti coloro che intendono vederlo in italiano ricordo che il titolo del film è stato tradotto in italiano da qualche cretino con il cervello amputato: il tipo è riuscito ad ammazzare la metà del senso del film solo per fare contente le persone incapaci di scoprire chi siano le banshees.

E poi ci tengo a ricordare che tra i film nominati nella categoria «migliore sceneggiatura non originale» c’è il bellissimo «Glass Onion: A Knives Out Mystery». È bello quanto il primo film («Knives Out»), anche se molto diverso: è molto più una commedia che un «giallo». Sono molto contento anche per il fatto che Daniel Craig abbia finalmente ottenuto un personaggio con il quale si diverte – e fa divertire – in più film. Insomma, vi consiglio serenamente pure questo film.

Ecco, per ora è tutto quello che posso dire circa l’Oscar 2023. Sicuramente vedrò alcuni altri film nominati, non solo quelli che sono stati premiati.

Rubriche: Cultura

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