L’altro ieri l’ISIL aveva annunciato la propria moneta d’oro (Islamic Dinar), la quale dovrebbe valere 139 USD e circolare sul territorio controllato dall’autoproclamato Stato.
Non intendo farmi l’assurda domanda sulle «garanzie statali» del suo valore: in fondo, un oggetto del genere – oltre a essere d’oro – non ha prezzo per i collezionisti. Voglio fare due considerazioni sulla notizia stessa.
In primo luogo, dobbiamo constatare che l’ISIL dispone di almeno un designer capace di progettare una moneta. Non possiamo stupirci più di tanto: anche tra i rappresentanti di questa professione capitano delle persone particolarmente religiose o facilmente influenzabili.
In secondo luogo, dobbiamo constatare che l’ISIL dispone dei mezzi tecnici per coniare le monete con una certa precisione (vedi la foto). Questo fatto è invece molto più strano, dato che i militanti dello «Stato Islamico» si sono finora dimostrati semplicemente un gruppo di barbari capaci solo di uccidere e distruggere. Riesco a immaginare come si procurano le armi e le munizioni. Vorrei invece avere dei suggerimenti sul produttore delle loro future monete.
(Il tweet originale si trova qui).